Cultura & Società

Concerto inaugurale della Camerata strumentale Città di Prato

A dirigere l’orchestra con musiche di Brahms, Vasks e Pärt, sarà Hugo Ticciati che fece il debutto a Prato a ottobre dello scorso anno ricevendo un caloroso riconoscimento da parte del pubblico.

Una stagione che guarda al futuro senza dimenticarsi della memoria, con un messaggio chiaro: l’importanza di andare a teatro per conoscere e non solo per riconoscere. Il programma diretto per la serata dal maestro Ticciati, infatti, avvia un progetto pluriennale consacrato all’integrale delle Sinfonie di Brahms che saranno poste in dialogo per l’occasione con pagine di musica contemporanea accomunate da un medesimo respiro spirituale. Dalla Silouan’s Song di Arvo Pärt, che traduce nell’ascesi dei suoni la preghiera di un mistico russo, si passa al Secondo Concerto per violino «In Evening Light» di Peteris Vasks, qui presentato in prima esecuzione italiana. Il lavoro è stato commissionato da Hugo Ticciati e medita attraverso la metafora della «luce della sera» sul crepuscolo di un’umanità avversa al proprio ambiente che vede sempre più allontanarsi il raggio della speranza. «La maggior parte delle persone oggi – usando le parole dello stesso Vasks – non possiede più credenze, amore e ideali. La dimensione spirituale è andata perduta. La mia intenzione è quella di nutrire l’anima e questo è ciò che predico nelle mie opere». Il lavoro è l’ideale continuazione della riflessione avviata da Vasks con il Primo Concerto per violino «Distant Light», con cui Hugo Ticciati dimostrò al pubblico pratese che la musica del XXI secolo può ancora toccare gli animi. 

Hugo Ticciati, oltre a coltivare un profondo interesse per lo studio del repertorio classico occidentale e non, è musicista particolarmente versato nell’interpretazione del repertorio musicale contemporaneo. Ad oggi sono a lui dedicate più di quaranta opere firmate da compositori di rilievo e tra questi Erkki-Sven Tüür, Pēteris Vasks, Victoria Borisova-Ollas, Albert Schnelzer e Dobrinka Tabakova. Hugo è fortemente attratto da tutte le possibili forme di espressione musicale: ha eseguito composizioni in prima esecuzione mondiale nelle sedi più prestigiose del mondo, ha improvvisato con i monaci in India, ha ideato programmi musicali unici ed originalissimi per l’Orchestra O/Modernt e per l’omonimo Festival che lui stesso ha fondato nel 2011 a Stoccolma. 

Tra le fila della Camerata strumentale si uniranno sette degli allievi dell’Accademia O/Modernt provenienti da tutta Europa per un’esperienza di formazione orchestrale professionale insieme all’orchestra pratese. L’ Accademia è un centro educativo in cui giovani artisti musicisti sono guidati non solo da professionisti di fama mondiale nei rispettivi strumenti, ma anche dai principali pensatori del nostro tempo – storici, filosofi, ecologisti, teologi, monaci, poeti e altro ancora – ricordando il percorso formativo delle antiche accademie greche. 

Prima del concerto si terrà al Ridotto del Teatro Politeama il consueto Club delle 18.45, la guida all’ascolto tenuta da Alberto Batisti sul programma della serata. A seguire sarà possibile consumare una cena leggera al Teatro Politeama prenotando per via telefonica allo 0574603758 o via mail all’indirizzo info@cameratastrumentale.org. (costo di 22 euro). I biglietti del concerto sono acquistabili presso la biglietteria del Teatro Politeama aperta dal martedì al sabato (10:30 – 12:30 / 16:00 – 19.00) o attraverso il canale Ticketone.it.

Hugo Ticciati, violino solista e direttore d’orchestra, è fortemente attratto da tutte le possibili forme di espressione musicale: ha eseguito composizioni in prima esecuzione mondiale nelle sedi più prestigiose del mondo, ha improvvisato con i monaci in India, ha ideato programmi musicali unici ed originalissimi per l’Orchestra O/Modernt e per l’omonimo Festival che lui stesso ha fondato  nel 2011 a Stoccolma. 

Oltre a coltivare un profondo interesse per lo studio del repertorio classico occidentale e non, Hugo è musicista particolarmente versato nell’interpretazione del repertorio musicale contemporaneo. Ad oggi sono a lui dedicate più di quaranta opere firmate da compositori di rilievo e tra questi Erkki-Sven Tüür, Pēteris Vasks, Victoria Borisova-Ollas, Albert Schnelzer e Dobrinka Tabakova.

Direttore artistico dell’Orchestra  O/Modernt, Hugo collabora frequentemente    con Kremerata Baltica, Manchester Camerata, Scottish Chamber Orchestra, Lithuanian Chamber Orchestra, Chamber Orchestra Tallinn e Camerata strumentale Città di Prato. 

In tempi recenti è stato anche invitato come artista ospite da Swedish Chamber Orchestra, Stuttgart Chamber Orchestra, Australian Chamber Orchestra, Kammerakademie Potsdam, Tapiola Sinfonietta and Ostrobothnian Chamber Orchestra. 

Le sue programmazioni create in collaborazione con  Wigmore Hall e Kings Place di Londra sono sempre caratterizzate da una cifra stilistica unica e innovativa. 

Coltivando una autentica passione per la musica da camera, Hugo realizza progetti speciali

con i componenti del suo gruppo  O/Modernt Soloists e con altri solisti di fama internazionale quali Evelyn Glennie, Anne Sofie von Otter, Nils Landgren, Steven Isserlis, Angela Hewitt e Olli Mustonen.

Hugo è docente di master-class  presso Lilla Akademien, la principale scuola di musica della Scandinavia,  della quale è vicedirettore artistico, e viene frequentemente invitato da numerose istituzioni didattiche in tutto il mondo.

 

Pēteris Vasks è nato il 16 aprile 1946 ad Aizpute in Lettonia, figlio di un noto pastore battista lettone. Vasks ha iniziato la sua educazione musicale presso la scuola di musica locale di Aizpute. Successivamente ha scritto le sue prime composizioni e ha studiato contrabbasso presso la Scuola di Musica Emīls Dārziņš di Riga (1959-64). Vasks ha continuato i suoi studi di contrabbasso con Vytautas Sereika al Conservatorio lituano di Vilnius fino al 1970 prima del suo anno di servizio militare nell’esercito sovietico. La carriera orchestrale di Vasks era iniziata già nel 1961 come membro di varie orchestre sinfoniche e da camera, tra cui la Latvian Philharmonic Orchestra (dal 1966 al 1969), la Lithuanian Philharmonic Chamber Orchestra (dal 1969 al 1970) e la Latvian Radio and Television Orchestra (dal 1971 al 1974). Dal 1973 al 1978, Vasks ha inoltre studiato composizione con Valentin Utkin presso la Latvian Music Academy a Riga. Negli anni successivi è stato insegnante di musica a Salacgrīva, Zvejniekciems e Jelgava e dal 1989 ha insegnato composizione alla Scuola di musica Emīls Dārziņš di Riga. Durante il periodo sovietico, Vasks ha sofferto le repressioni della dottrina culturale russa a causa delle sue posizioni artistiche, ma le opere del compositore lettone hanno rapidamente ottenuto un ampio riconoscimento negli ultimi anni. I suoi lavori strumentali sono eseguiti in tutto il mondo da rinomati musicisti e frequentemente utilizzati dai coreografi.

Le composizioni di Vasks incorporano elementi arcaici e folcloristici della musica lettone e li collocano all’interno di una relazione dinamica e stimolante con il linguaggio della musica contemporanea. Alle opere vengono spesso assegnati titoli programmatici basati su processi naturali. Le intenzioni di Vasks non sono tuttavia tanto un elogio puramente poetico della natura, quanto piuttosto la ricerca di temi come la complessa interazione tra uomo e natura e la bellezza della vita da un lato, ma anche l’imminente distruzione del mondo che Vasks esprime attraverso il linguaggio musicale. Si fa frequente riferimento alla sua biografia personale in riferimento alla storia recente di sofferenza da parte del popolo lettone. All’età di 10 anni, Vasks aveva già composto una canzone corale di lotta per la libertà in reazione alle sofferenze di coloro che erano stati espulsi dalle loro case e mandati nei campi di detenzione durante la notte. Il quintetto di ottoni Music for Fleeting Birds composto nel 1977 può essere inteso come la struggente speranza per la libertà di viaggiare, allora non consentita dall’occupazione sovietica, mentre la Musica dolorosa per archi del 1983 descrive il personalissimo e intenso lutto per la morte di sua sorella. Quest’ultima insieme a Musica adventus (1996), Musica appassionata (2002) e Musica serena (2015) forma il ciclo le quattro “Musicae” per orchestra d’archi.

Vasks vede anche le sue tre sinfonie – la 1a sinfonia per archi (“Voices”, 1991), la 2a sinfonia (1998/99) per grande orchestra e la 3a sinfonia (2005) per grande orchestra – come riflessi dei recenti eventi politici negli Stati baltici e dei loro effetti sull’uomo e sull’ambiente. Grappoli scoscesi e disgiunti e suoni aleatori che rappresentano intimidazione e distruzione sono contrastati con tenere imitazioni di richiami di uccelli nella sezione dei fiati e semplici melodie, in stile di canto popolare – spesso incorporati in armonie principalmente minori – e trame di archi misticamente scintillanti.

Negli ultimi anni, Vasks ha privilegiato i concerti per strumenti ad arco solisti e le opere per orchestra d’archi e ensemble d’archi, lavorando a stretto contatto con rinomati solisti. Nel suo concerto per violino Distant Light, eseguito per la prima volta nel 1997 da Gidon Kremer, la possibilità di un “mondo ideale” non è mai assente: un accenno di speranza musicalmente accentuata che occasionalmente si trasforma in qualcosa di più. Nel 2006 ha anche dedicato la sua opera Lonely Angel (“Meditation”) a Kremer. Il pezzo per violino e orchestra d’archi riflette la visione di Vasks di un angelo che guarda il mondo, preoccupato e speranzoso allo stesso tempo. La melodia apparentemente infinita del violino solista, che sale a vette estreme in ampi archi, è trasportata dai paesaggi sonori ronzanti dell’orchestra d’archi. Come per il suo concerto per violoncello Klātbūtne (“Presenza”), composto per Sol Gabetta nel 2012, ha visto numerose esibizioni in tutto il mondo. Nel 2016 Vasks ha composto il Concerto per viola ed orchestra d’archi, seguito da un Concerto per oboe e orchestra per Albrecht Mayer. 25 anni dopo Distant light Vasks ha composto il suo secondo concerto per violino In Evening Light, presentato per la prima volta nel 2022 da Hugo Ticiati e O/Modernt a Stoccolma. Il pezzo riflette sulla luce della sera come metafora degli anni crepuscolari degli esseri umani.

Oltre alla sua musica strumentale, le sue opere vocali possiedono caratteristiche narrative. Trasmettono messaggi e chiedono resistenza contro atti disumani nel mondo. Zemgale (1989) per coro misto, una poesia drammatica, si riferisce a una regione della Lettonia che divenne un simbolo della deportazione del popolo lettone. Vasks si occupa anche del Soviet foreign rule in Litene  (1993) per coro misto. Questa ballata corale commemora l’assassinio di ufficiali lettoni dopo l’invasione dell’Armata Rossa nel 1941: i toni estremamente alti e bassi delle linee vocali raffigurano sommosse, spavento e urla attraverso la musica. Oggi Pater noster (2000), Missa (2000) e Prayer “Lord, open our eyes” (2012), The Fruit of Silence (2014) e Da Pacem, Domine (2016) sono tra i brani più apprezzati di Vasks per coro misto e orchestra.

Pēteris Vasks è stato nominato Compositore Principale dello Stockholm New Music Festival nel 1996. Lo stesso anno ha ricevuto il Premio Herder dalla Fondazione Alfred Toepfer e il Baltic Assembly Prize. Vasks ha ricevuto il Latvian Great Music Award in tre occasioni: per Litene nel 1993, per Distant Light nel 1998 e per la 2a Sinfonia nel 2000. Vasks è diventato membro onorario dell’Accademia delle scienze lettone nel 1994 e membro della Royal Accademia di musica svedese a Stoccolma nel 2001. Nel 2002, il compositore è diventato senatore onorario dell’ Latvian Academy of Sciences a Riga. Nel 2005 ha ricevuto il Cannes Classical Award per le registrazioni del concerto per violino Distant Light e la 2a Sinfonia. Nel 2021, ha ricevuto il Grand Music Award of Latvia per il suo Quartetto d’archi n. 6. Vasks è stato compositore in residenza al Presteigne Festival (2006) e al Vale of Glamorgan Festival (2006, 2016), al Usedom Music Festival (2010), la Zurich Chamber Orchestra (2011/12) e il Canberra Music Festival (2012). Nel 2016 Vasks ha ricevuto il Premio culturale statale della Repubblica di Lettonia e nel 2019 il Diploma d’Onore del Presidente lettone. Nel 2022 Vasks ha ricevuto il Preis der Europäischen Kirchenmusik [Premio europeo di musica sacra] e l’Opus Klassik come compositore dell’anno. Una registrazione completa del ciclo pianistico “The Seasons”, iniziata nel 1980 e terminata nel 2009, è stata pubblicata per l’etichetta Wergo nel 2010.

TRASMISSIONE RETE TOSCANA CLASSICA

I PRIMI 25 ANNI DELLA CAMERATA STRUMENTALE

Per rendere omaggio al quarto di secolo di vita della Camerata strumentale “Città di Prato”, ogni domenica sera alle 20.30 ripercorriamo il cammino artistico dell’Orchestra attraverso le registrazioni di concerti che hanno segnato la nascita e la crescita di questo complesso sinfonico. A cominciare dal programma con cui, il 28 febbraio 1998, Alessandro Pinzauti tenne a battesimo la nuova realtà musicale toscana, formata da giovanissimi strumentisti provenienti da tutta Italia. Gli altri concerti selezionati ricordano il contributo che artisti come Piero Bellugi, Bruno Bartoletti, Franco Rossi, Murray Perahia, Roberto Abbado e Jonathan Webb hanno dato alla crescita artistica della Camerata strumentale in questi venticinque anni di vita.

a cura di Alberto Batisti, in onda ogni domenica alle 20.30 dal 20 novembre

Info

Abbonamenti alla Stagione 2022 – 2023

Intero               170€Studenti under 25   75 €

Carnet 4 spettacoli a scelta 95 €

Abbonamenti a partire da martedì 13 settembre. Gli abbonati alla passata stagione avranno diritto alla prelazione sul proprio posto fino all’ 8 ottobre.Il carnet 4 spettacoli sarà in vendita dal 18 ottobre. 

Biglietti

Platea intero 25€ / ridotto* 20€Galleria intero 15€ / ridotto* 10€Under 30   10€Under 18    5€ * Università del Tempo Libero, Abbonati di Rete Toscana ClassicaLe vendite dei biglietti si aprono martedì 18 ottobre.

Biglietteria

Teatro Politeama Pratese

martedì – sabato

10.30 – 12.30 / 17.00 – 19.30

Via Garibaldi 33 – Prato

Tel 0574 603758

Carta del docente e 18app

Ex Chiesa di San Giovanni

lunedì – venerdì

10.00 – 13.00 / 15.00 – 19.00

Via San Giovanni 9 – Prato

Tel 0574 603376