Livorno

Con le opere ti mostrerò la mia fede

La celebrazione della Quaresima, nel contesto dell’Anno della fede, ci offre una preziosa occasione per meditare sul rapporto tra fede e carità. Così inizia il Messaggio del Santo Padre per la quaresima di 2013. Seguendo questa indicazione, intendiamo farci guidare in questo periodo dalle parole di Giacomo “con le mie opere ti mostrerò la mia fede”, alimentando il nostro quotidiano con l’ascolto della parola, la condivisione con i poveri ed uno stile sobrio di vita. Per questo abbiamo bisogno di condividere, di metterci in ascolto, di comprendere, per trovare, soprattutto nei fratelli in difficoltà, quel frammento della grandezza e della forza di Dio di cui abbiamo bisogno. Diventa così il modo di rafforzare ed esercitare la fede, nel presente anno ad essa dedicato. Un cammino di Quaresima, dunque, in cui vivere con più intensità queste dimensioni.

La PreghieraAll’invito alla preghiera personale, si aggiunge un impegno di preghiera comunitaria che le Caritas parrocchiali potrebbero promuovere ed offrire alle loro Comunità. Mezzora di Adorazione settimanale, con un invito alla rilettura della Parola della liturgia domenicale, lasciando poi spazio all’adorazione dell’eucaristia. Nel periodo che ci porterà alla elezione del nuovo pontefice, non facciamo mancare la nostra preghiera quotidiana e, nella preghiera della liturgia domenicale, eleviamo le nostre umili e insistenti preghiere affinché illumini l’animo dei cardinali che dovranno eleggere il nuovo Papa. DigiunoSpesso la nostra vita è alla ricerca di sicurezze, di comodità, di agiatezza, lasciandosi guidare soltanto dai criteri umani. La logica di Dio ci spinge a credere che è nella nostra debolezza che si manifesta la pienezza e la potenza di Dio. Guardiamo allora alle parole di Isaia: “Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato, nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi ignudo, senza trascurare i tuoi parenti? Allora la tua luce sorgerà come l’aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Isaia 58,6-8). Il digiuno di questa Quaresima può divenire una luce che ci aiuta a recuperare la sobrietà di vita. CaritàSolidali con le persone solidali con la storia. La preghiera fa nascere il desiderio di ascoltare la storia dell’altro e spinge ad impegnarci con responsabilità nella carità, nella solidarietà, riconoscendo una comune fraternità. Per l’esercizio della carità si propongono le intenzioni di Quaresima di questo anno: 1) fondo solidarietà per le famiglie;  2) Casa Accoglienza per malati gravi in disagio sociale; 3) Una Scuola elementare a Chikopelo.

Il Signore ci aiuti a convertire il nostro cuore.