Una città come Cortona non si può comprendere pienamente se non si conoscono le radici sulle quali si fonda la sua storia. All’interno delle sue mura si trovano ben 17 chiese che testimoniano con la loro presenza che la fede è certamente una delle radici più significative. Alcune sono scrigni d’arte e di spiritualità che mettono in evidenza lo strettissimo rapporto che esiste fra la fede e la cultura nel popolo cortonese. Il Festival di musica sacra è nato per valorizzare questa relazione e per riproporla all’attenzione di tutti coloro che amano questa città. Giunto ormai al settimo anno di età, quest’anno il festival ha propone un interessante programma. Sabato 3 luglio, nell’oratorio del Museo Diocesano, si terrà alle 18 la conferenza di Luigi Ciuffa sul tema «La sacra musica di Pergolesi». Domenica 4 luglio, la chiesa di San Domenico farà da sfondo alle 21 allo «Stabat Mater» di Pergolesi. Lunedì 5 luglio, nella chiesa di Santa Maria Nuova, si svolgerà alle 21 il concerto del coro Armoniosoincanto dal titolo «Verba manent: il suono della parola che rimane». Martedì 6 luglio, nella chiesa di San Domenico, alle 21, è in programma la sacra rappresentazione «Piange piange Maria povera donna» a cura de «La Macina» e lo «Sperimentale Teatro A». Mercoledì 7 luglio, sempre nella chiesa di San Domenico, alle 21, è fissato «Hear my prayer: musica sacra dal mondo» con il coro e l’orchestra da Camera di Bedales (Inghilterra). Giovedì 8 luglio, nella basilica di Santa Margherita, alle 21, si terrà il concerto d’organo «Momenti Francescani» con Luigi Ciuffa. Venerdì 9 luglio, all’Eremo delle Celle, alle 21, si svolgerà «Panis Angelicus», l’oratorio sacro di Marcello Bronzetti (il Fedeleamato) con il coro e l’orchestra «Fideles et amati» diretta da Tina Vasaturo.Poi il cuore del festival, la «notte bianca» della musica sacra in programma sabato 10 luglio. Dalle 17 nella chiesa di San Francesco saranno cantati i Primi Vespri della domenica (gregoriano) col coro Armoniosoincanto e la testimonianza di Rodolfo Cetoloni, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza e delegato Cet per la Terra Santa. Alle 21, nella chiesa San Domenico, sarà protagonista il grande schermo: è l’iniziativa «Le immagini che cantano Dio. I grandi film sulla Bibbia» con il coro della diocesi di Roma e l’orchestra «Fideles et Amati» diretta da monsignor Marco Frisina. Alle 24, in piazza Signorelli, la performance «Echi medievali nella notte: la gioia del sacro in musica» con l’ensemble Carmina Laetitiae. Alle 1.30 nel monastero di Santa Chiara il Mattutino e alle 5 all’Eremo delle Celle «All’aurora ti cerco», concerto con Marina Curasi all’arpa, Pietro Picone all’oboe e la soprano Simona Canuti. Domenica 11 luglio, nella Concattedrale di Cortona, la conclusione con la Messa solenne presieduta dall’arcivescovo Riccardo Fontana e animata dal coro della diocesi di RomaIl cartellone è di grande livello, grazie soprattutto ai nostri sponsor tradizionali, fra i quali in primo luogo figura l’amministrazione comunale, che ha confermato il suo sostegno, la diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, la Banca popolare di Cortona. Un ringraziamento particolare va ai soci dell’associazione culturale «Cortona Cristiana» che, sempre più numerosi, stanno dando un sostegno rilevante, sia in termini di partecipazione economica, che di consenso fattivo per le proposte che vengono espresse. Una novità significativa di quest’anno è rappresentata dal corso di canto gregoriano diretto dal maestro Franco Radicchia. Un corso di grande livello, che comprende sia la teoria sia la pratica e che riteniamo possa essere uno strumento apprezzato per conoscere e amare questa straordinaria espressione d’arte che affonda le sue radici nei secoli. Il coro «Armonioso Incanto», fondato nel 1997, è formato da organici variabili con prevalenza di voci femminili che lavorano cercando una purezza vocale quanto più possibile vicina ai canoni interpretativi della musica medioevale e rinascimentale. Lo studio della vocalità pura è caratterizzato dalla linearità e dalla particolarità timbrica delle voci che comunicano una precisa trasparenza e un suono utile a far rivivere l’essenza della preghiera e la parola dei testi sacri amplificati dalle antiche melodie. La ricerca riguarda musiche tratte dagli antichi codici dell’epoca carolingia, dai laudari medioevali e dagli antichi testi liturgici dell’epoca medioevale con particolare riferimento a quelli dell’area umbra e toscana.Altri significativi momenti del Festival saranno costituiti dagli incontri di preghiera all’interno dei due monasteri della città, Santa Chiara e Santissima Trinità. La proposta è nata dall’esigenza delle persone che hanno chiesto di poter fare questa esclusiva esperienza. La disponibilità delle monache di clausura ha fatto il resto e noi non abbiamo fatto altro che raccogliere e organizzare. A tutti diciamo: venite, ascoltate e la musica vi aiuterà ad approdare alla dimensione dell’interiorità e della spiritualità.