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Comunità Papa Giovanni XXIII: ieri sera la via crucis per le «donne crocifisse»

Dalla piazza dei Santi Apostoli sino a santa Maria Traspontina i fedeli, attraverso il centro di Roma, hanno testimoniato la propria volontà di dire basta alla tratta e alla violenza sulle donne. “Non possiamo tacere dinanzi all’ingiustizia di vedere donne che sono sulle strade e anche nei locali vittime della tratta di esseri umani e della prostituzione schiavizzata”, ha detto al Sir don Aldo Buonaiuto, della Papa Giovanni XXIII. “Sono commosso – ha confidato il cardinale Francesco Coccopalmerio, presidente del Pontificio Consiglio per i testi legislativi – nel vedere tante persone che condividono le sofferenze di queste sorelle. Gesù s’incarna nelle persone che soffrono e nelle donne che hanno subito violenza”. Tra una stazione e l’altra si sono alternate nel portare la croce diverse donne rappresentanti della società civile: magistrati, politici, giornaliste, atlete. Protagonista della serata Gloria, giovane donna vittima della tratta, che è stata accompagnata dai presenti lungo il tragitto come simbolo di tutte le donne vittime della violenza nel mondo.

“Sono felice di essere qui a dare testimonianza in mezzo a persone che soffrono”. Lo ha detto il ministro agli Affari Regionali, Maria Carmela Lanzetta, durante la Via Crucis “per le donne crocifisse” organizzata dalla Comunità Papa Giovanni XXIII ieri sera a Roma. All’evento ha partecipato anche il segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni, che al Sir ha detto che “il sindacato può intervenire in materia di tratta e prostituzione sensibilizzando i lavoratori. Qui stasera ce ne sono molti che hanno accolto l’appello della Giovanni XXIII. Noi dobbiamo lavorare per creare un movimento che sostenga le iniziative contro la tratta con un supporto morale e materiale”.

“Vogliamo ascoltare il grido di queste donne crocifisse – ha esclamato Giovanni Ramonda, responsabile generale della Papa Giovanni XXIII – camminare con loro. Non vogliamo essere conniventi con queste atrocità. Marciamo con queste donne che hanno un grande senso della famiglia, sono madri amorevoli e hanno grande dignità”. Al termine della Via Crucis Ramonda ha presentato tre iniziative a sostegno della lotta contro la tratta: “La prima al governo, perché approvi un piano anti-tratta per combatterla alla radice scoraggiando la domanda. Con la seconda chiediamo ai parlamentari di superare le divisioni. Terza proposta, vi chiediamo di continuare a sostenere la petizione che abbiamo lanciato online”.