Toscana

Comunali a Massa, l’Azione cattolica incontra i candidati Sindaco

Nel corso della serata i candidati saranno chiamati a rispondere (in un tempo stabilito) a sette domande, preparate dal Settore Giovani di Azione Cattolica, afferenti a vari ambiti tra cui Ambiente, Lavoro, Mondo Giovanile e Inclusione.

L’associazione non è nuova a incontri di questo genere: come afferma il presidente diocesano Marco Leorin, lo scopo di Azione Cattolica è quello di formare le coscienze non solo in ambito ecclesiale ma anche in ambito sociale. Chi fa parte di AC, infatti, è chiamato a «spendere i propri doni nel quotidiano» facendo attenzione, però, a porsi sempre al servizio dell’altro.

Per citare soltanto gli eventi degli ultimi anni: un dibattito simile è stato organizzato in occasione delle elezioni amministrative svoltesi a Carrara l’anno passato ed assai partecipato è stato anche il confronto tra candidati al collegio uninominale della Camera dei Deputati svoltosi un paio di settimane prima delle elezioni politiche del 4 marzo scorso.

Quello di venerdì prossimo non è, peraltro, l’unico evento pensato per avvicinarsi al meglio alle elezioni amministrative di Massa; venerdì 11 maggio si è già svolto, sempre presso il Centro Giovanile di Massa, un primo incontro tenuto da Paolo Rametta, dottorando di Diritto Costituzionale presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, il quale ha illustrato agli intervenuti il funzionamento degli organi collegiali locali, i ruoli della politica e le specifiche competenze di sindaco e comune.

Lo scopo di fondo degli incontri è dare la possibilità a tutti i cittadini, soprattutto ai più giovani, di conoscere ed informarsi in modo tale da poter poi scegliere, secondo il proprio giudizio, ma in piena consapevolezza.

L’auspicio del presidente Marco Leorin è che il dibattito di venerdì 25 possa essere per i candidati un’occasione di avanzare proposte concrete e mirate e di presentare il proprio modo di fare politica senza cadere nella facile tentazione di attaccare l’avversario politico; per il pubblico, invece, l’augurio è che il dibattito diventi un’occasione per ascoltare senza pregiudizi idee politiche anche lontane dalle proprie.