Cultura & Società

Compie 100 anni «Rinnovamento», testata della diocesi di Grosseto

Il numero di «Rinnovamento» in arrivo agli abbonati e in distribuzione nelle parrocchie è un’edizione speciale: 12 pagine invece delle abituali 8, che completano il dorso regionale «Toscana Oggi». Molte cose sono cambiate da quando un secolo fa il vescovo Gustavo Matteoni, nel contesto difficile della fine della prima guerra mondiale, decise che valeva la pena offrire al territorio un giornale che raccontasse i fatti con uno sguardo ispirato al Vangelo. Quello che non è cambiato è lo spirito che motiva ancora oggi la Diocesi a investire in questo prezioso strumento.

«Come raccontiamo in questo numero, grazie all’accuratezza delle ricerche fatte dalla collaboratrice dell’archivio diocesano Maria Grazia Lenni – spiega Giacomo D’Onofrio, attuale coordinatore delle pagine diocesane di Toscana Oggi – il primo numero di ‘Rinnovamento’ uscì quasi in sordina, nel contesto di un panorama informativo locale, che già vedeva la presenza di varie testate, ma per una sorta di legge del contrappasso, di lì a poco molte di quei gloriosi giornali chiusero i battenti, mentre il giovane ‘Rinnovamento’, tra alterne vicende, è arrivato fino ad oggi e taglia il traguardo del secolo di vita».

Ogni anno 45 numeri, che da alcune settimane sono interamente a colori. «L’intuizione che portò 35 anni fa, anniversario anche questo festeggiato nel 2019, alla nascita di Toscana Oggi ha permesso anche al dorso della diocesi di Grosseto di arrivare a risultati che oggi ci vengono invidiati da più parti. Un anniversario che dobbiamo a chi 100 anni fa, cifra che fa quasi impressione scrivere, ebbe l’intuizione di dare voce nella città e nella diocesi di Grosseto, alle iniziative della Chiesa locale, ma non solo», scrive il direttore Domenico Mugnaini, in un passaggio del suo intervento sul numero del centenario.

Il merito è di tanti, a partire dai vescovi che si sono succeduti in questi cento anni e che hanno creduto, sostenuto, incoraggiato il radicamento del giornale. E poi di chi ne coordinato la redazione, tra i quali mons. Giuseppe Magnanelli, che, da economo del Seminario, per anni si occupò anche delle pagine del giornale diocesano; mons. Antonio Dianziani, vicario generale. Nel secondo dopoguerra mons. Amleto Pompili e mons. Mario GaggioliFranco CencioniUmberto Ottolini, a cui nei primi anni ’90 succedette il primo laico: il compianto Affrico Dondolini, che ha coordinato il giornale fino al 2014, anno della sua scomparsa.