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Commissione Ue: Stato dell’Unione, ecco le proposte su migrazioni, asilo, finanza, elezioni e ora legale

(Strasburgo) Dopo il Discorso sullo stato dell'Unione, presentato dal presidente Jean-Claude Juncker il 12 settembre all'Europarlamento a Strasburgo, la Commissione rende note oggi una serie di proposte politiche e legislative per dare attuazione ad alcuni dei capitoli affrontati dallo stesso Juncker.

Tra le proposte figurano: un piano per «un’architettura finanziaria più efficiente a sostegno degli investimenti al di fuori dell’Uevigilanza antiriciclaggio per garantire la stabilità del settore finanziario; il progetto per una «alleanza Africa-Europa» per «gli investimenti sostenibili e l’occupazione»; un processo decisionale «più efficiente» nella politica estera e di sicurezza comune per il ruolo dell’Unione a livello mondiale.

Inoltre la Commissione illustra il progetto per la Procura europea per combattere il terrorismo transfrontaliero e nuove regole per eliminare dal web i contenuti terroristici. Non mancano misure per garantire elezioni europee «libere e regolari» e le tappe per porre fine ai cambi stagionali dell’ora. Probabilmente la proposta più attesa è quella definita «Ultimi tasselli per un compromesso su migrazione e riforma delle frontiere». Le proposte dell’esecutivo «intendono in particolare facilitare un compromesso globale sulla riforma del sistema di asilo dell’Ue attualmente in discussione», innalzando «il livello di ambizione delle norme sulla guardia di frontiera e costiera europea e sull’Agenzia dell’Ue per l’asilo». La Commissione propone anche di migliorare l’efficacia delle procedure di rimpatrio.

La proposta di una nuova «alleanza Africa-Europa per gli investimenti sostenibili e l’occupazione» èvolta «a stimolare in modo sostanziale gli investimenti in Africa, potenziare gli scambi commerciali, creare posti di lavoro e investire nell’istruzione e nelle competenze». L’Alto rappresentante Federica Mogherini dichiara: «L’Europa e l’Africa condividono numerosi interessi: entrambe vogliono un’Africa più forte con posti di lavoro di qualità per i giovani, un migliore clima imprenditoriale e pace e sicurezza per tutti. In questi anni abbiamo iniziato a costruire un vero partenariato tra pari con l’Africa. Siamo già partner politici forti, il passo successivo consiste nel diventare veri partner economici e approfondire le nostre relazioni in materia di scambi e di investimenti». Mogherini aggiunge: «Vogliamo offrire ai giovani l’opportunità di realizzare le proprie aspirazioni». Il piano prevede una serie di misure nei settori degli investimenti, della produzione e commercio, dell’istruzione.

«Più Europa dove occorre più Europa: oggi offriamo proprio questo, espandendo al massimo il sostegno dell’Ue per la gestione delle frontiere e della migrazione». Dimitris Avramopoulos, commissario per la migrazione, commenta così il pacchetto di proposte avanzate oggi dall’esecutivo per dare attuazione al capitolo sulla migrazione. Si tratta di una vasta serie di misure che riguardano il rafforzamento della guardia costiera, la politica di asilo (con una Agenzia ad hoc), i rimpatri, e vie legali per la migrazione. Per la sola Agenzia dell’asilo la Commissione intende mettere a disposizione una dotazione di 321 milioni di euro per il periodo 2019-2020 e di 1,25 miliardi di euro per il periodo 2021-2027. «Da oggi la guardia di frontiera e costiera europea e la futura Agenzia dell’Ue per l’asilo saranno in grado di concretare sul terreno la solidarietà dell’Unione», chiarisce Avramopoulos, «in qualsiasi momento e in tutte le situazioni, sempre nel totale rispetto delle competenze degli Stati membri. Proponiamo inoltre norme più rigorose sui rimpatri così da migliorare in tutta l’Ue l’armonizzazione e l’efficacia del sistema. Esortiamo infine gli Stati membri a stabilire obiettivi ambiziosi ma credibili riguardo ai percorsi legali, siano essi per scopi umanitari o economici».

La Commissione propone inoltre misure per garantire elezioni europee «libere e regolari». «Casi recenti – spiega un documento – hanno mostrato come i cittadini rischino di essere raggiunti da campagne di disinformazione di massa online che screditano e delegittimano le elezioni. Si ritiene anche che i dati personali dei cittadini siano stati oggetto di uso improprio. Inoltre, gli attacchi contro le infrastrutture elettorali e i sistemi di informazione delle campagne sono minacce ibride che occorre affrontare». Nel pacchetto spiccano una raccomandazione relativa alle reti di cooperazione in materia elettorale, alla trasparenza online, alla protezione dagli incidenti di cibersicurezza e alla lotta contro le campagne di disinformazione. La Commissione raccomanda inoltre maggiore trasparenza nella propaganda politica online e nella selezione dei destinatari. Le autorità nazionali, i partiti politici e i media dovrebbero inoltre adottare misure per proteggere le proprie reti e i propri sistemi informativi dalle minacce alla cibersicurezza.

Tra le altre proposte avanzate oggi dalla Commissione (che devono essere poi affrontate da Consiglio e Parlamento) si propone «di porre fine al cambio stagionale dell’ora in Europa nel 2019, lasciando gli Stati membri liberi di decidere una volta per tutte se intendono applicare in modo permanente l’ora legale o l’ora solare». La proposta legislativa «intende assicurare che qualsiasi modifica avvenga con l’opportuno coordinamento tra Paesi confinanti, in modo da non turbare il corretto funzionamento del mercato interno e da evitare una situazione di frammentazione, che potrebbe presentarsi se alcuni Stati membri conservassero il regime dell’ora legale mentre altri lo abbandonano». Violeta Bulc, commissaria europea per i trasporti, ha dichiarato: «Proponiamo di porre fine ai cambi stagionali dell’ora già dall’anno prossimo».