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Commissione Ue: Italia deferita per mancata protezione dell’ambiente e della salute
Insieme a Grecia, Svezia, Bulgaria e Spagna anche l'Italia è stata deferita alla Corte europea di giustizia per non aver rispettato le norme europee in materia di protezione dell'ambiente o della salute dei cittadini.
(Bruxelles) Ci sono una serie di Paesi che non rispettano le norme europee in materia di protezione dell’ambiente o della salute dei cittadini e quindi oggi la Commissione ha reso noto di aver preso alcune misure «per fare in modo che si raggiungano i risultati attesi. A volte è l’unico modo per ottenerlo», ha spiegato in conferenza stampa il commissario per l’ambiente, Karmenu Vella. La Grecia è stata deferita alla Corte europea di giustizia «per non aver protetto correttamente la propria biodiversità», insieme alla Svezia che «non ha assicurato che le acque reflue urbane provenienti da una serie di agglomerati ricevano un trattamento adeguato». Alla Corte deferiti i casi anche di Bulgaria e Spagna, in relazione al mancato rispetto delle norme europee sulla qualità dell’aria.
«Sulla salute umana non c’è spazio per i compromessi», ha precisato il commissario. In questo contesto, l’Italia è stata deferita alla Corte per il «mancato recepimento delle norme fondamentali di sicurezza rivedute in materia di protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti». All’Italia oggi è stata inviata anche una lettera di costituzione in mora per non aver notificato le misure nazionali relative alle sanzioni nei casi di violazione delle norme dell’Ue in materia di gas fluorurati ad effetto serra, ma anche relativamente alle tutele per i lavoratori del settore pubblico contro l’utilizzo abusivo della successione di contratti a tempo determinato e la discriminazione.
In tutto la Commissione oggi ha notificato 130 lettere di costituzione in mora, 79 avvisi motivati e 15 deferimenti alla Corte.