Vita Chiesa
COMMENTI, Grab: Non più «generazione X»
![](https://www.toscanaoggi.it/wp-content/uploads/2005/08/COMMENTI-Grab-Non-piu-generazione-X.jpg)
Infatti dalle GMG di Colonia passando per le strade di Santiago di Compostela, ai funerali di Frère Roger a Taizé al Meeting di Rimini, un solo comune denominatore ha accomunato questi eventi che hanno segnato l’altra estate 2005: il protagonismo dei giovani.
Per migliaia di giovani europei, la celebrazione della Giornata mondiale della gioventù è stata anche un’occasione per riflettere sull’identità europea e sul ruolo che l’Europa può assumere nel mondo. A Colonia, i giovani si sono dimostrati pieni di entusiasmo e con una grande voglia di diventare cristiani protagonisti nella nuova Europa.
Un’Europa costruita sull’amicizia tra i popoli, sulla solidarietà e che metta al centro l’uomo piuttosto che i propri interessi economici o i conti pubblici di un singolo paese. Questi giovani dicono all’Europa di avere dei valori, e che anche loro possono contribuire a costruire un progetto comune ridando speranza e gioia ai suoi cittadini.
La loro Europa non si limita a mere questioni geografiche. I giovani europei hanno la consapevolezza che l’Europa ha una speciale responsabilità nei confronti del resto del mondo. Dall’Europa sono nate alcune tra le tragedie più disastrose ed inumane che hanno caratterizzato la storia del secolo scorso. E ora i giovani cristiani europei vogliono costruire relazioni significative con i propri coetanei di tutto il mondo, valorizzando quelle che sono le radici cristiane del loro continente per promuovere un’azione di dialogo e di pace che si allarga al mondo intero e che trova il suo fondamento nella fede nel Dio vivente.
A Colonia come a Taizé i giovani hanno voluto privilegiare l’incontro personale con Cristo. L’esperienza di fede che questi giovani hanno fatto si è caratterizzata per una maggiore predisposizione all’essenzialità e per una maggiore sensibilità al tema della verità che dimostrano come oggi sia possibile essere cristiani nella cultura europea post-moderna.
Spetta ora alle nostre Chiese sapere raccogliere e promuovere i frutti di questi eventi. Ora alla vigilia della 7ª Conferenza dei ministri responsabili della gioventù (Budapest, 23-24 settembre 2005), spetta ai nostri ministri raccogliere questo grande desiderio dei giovani di contribuire alla costruzione della loro Europa.