Toscana

COMITATO «SALVA I MONASTERI» CONTRO LA DISTRUZIONE DEI MONASTERI CRISTIANI ORTODOSSI DEL KOSOVO

“Rivolgiamo un appello alla comunità europea ed internazionale per salvare l’eredità culturale e storica rappresentata dai monasteri cristiani ortodossi in Kosovo. Durante le violenze culminate il 17-18 marzo 2004, 35 monasteri e chiese sono stati distrutti con dozzine di morti e centinaia di feriti”: è il testo diffuso in questi giorni dal Comitato ‘Salva i monasteri in Kosovo’- un gruppo di “privati cittadini, studiosi, artisti, religiosi, donne e uomini di cultura, amanti del patrimonio artistico-religioso del Kosovo e di ogni altro paese del mondo” – che si uniscono alla richiesta di aiuto dei vescovi serbi e degli studenti e dei professori del Dipartimento di Arti applicate della Facoltà delle Arti di Kragujevac, “a difesa di un patrimonio dell’umanità contro la distruzione”.

Il numero complessivo dei siti religiosi serbi devastati dalla fine della guerra fino ad oggi supera i 150; per sensibilizzare l’opinione pubblica italiana ed europea e sollecitare le forze politiche al fine di salvaguardare il patrimonio artistico e cristiano in Kosovo da ulteriori devastazioni, due monaci ortodossi – Sava Janijc e Andrej Sajc – provenienti dal monastero di Decani, porteranno oggi pomeriggio a Roma, presso il Centro Russia ecumenica, la loro testimonianza sulla distruzione dei monasteri in Kosovo ad opera di avversari politici, etnici e religiosi. I due monaci intendono anche “esprimere la loro riconoscenza al contingente italiano presente in Kosovo che ha garantito l’incolumità del patriarcato di Pec, dei monasteri di Decani e di Grazanica, gioielli incomparabili dell’arte bizantina”. Sir