Toscana

COMECE: «ORA LA PORTA È APERTA PER L’ACCOGLIENZA NELL’UE DI 10MILA RIFUGIATI IRACHENI»

“Ora la porta è aperta per l’accoglienza nell’Ue di 10mila rifugiati iracheni particolarmente vulnerabili: ora gli Stati membri hanno i mezzi per agire rapidamente”. Il segretario generale della Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece), Piotr Mazurkiewicz, esprime soddisfazione per le conclusioni del Consiglio giustizia e affari interni che nei giorni scorsi ha invitato da Bruxelles gli Stati membri ad accogliere rifugiati iracheni – in particolare quelli presenti in Siria e Giordania – che si trovano in una condizione particolarmente vulnerabile, come i bisognosi di particolari cure mediche, le vittime di traumi o di torture, gli appartenenti a minoranze religiose, le donne sole con famiglia a carico. Il Consiglio ha inoltre sottolineato la possibilità che il sostegno finanziario ad azioni di reinsediamento possa essere fornito dal Fondo europeo per i rifugiati, e ha rammentato che gli Stati membri possono indicare fino al 19 dicembre 2008 le proprie intenzioni in vista del calcolo della ripartizione del finanziamento per il 2009. “Gli Stati membri – afferma Mazurkiewicz – dovrebbero ora assumersi la responsabilità comune di raggiungere l’obiettivo indicato nelle conclusioni del Consiglio di accogliere circa 10 mila rifugiati particolarmente vulnerabili all’interno dell’Unione europea nel 2009”. Al tempo stesso, il segretario Comece rivolge un appello all’Ue a ai suoi Paesi membri a “sollevare – nei loro contatti con il governo dell’Iraq – il tema cruciale della protezione della comunità cristiana, oggi minacciata di estinzione, e delle altre minoranze religiose”. Nel novembre 2007 i vescovi della Comece avevano già lanciato un appello all’Ue e ai suoi Stati membri per concordare il prima possibile l’ingresso di un maggior numero di rifugiati iracheni, considerando la loro situazione disperata – in particolare quella dei cristiani, definiti “estremamente vulnerabili” dall’Unhcr. Da allora i presuli hanno costantemente seguito gli sviluppi della situazione, e in occasione della plenaria d’autunno dello scorso 12 novembre hanno ricevuto un rapporto in materia dal commissario Jacques Barrot. Di qui l’auspicio della Comece che “la riunione ad alto livello” convocata per oggi e per domani all’Aia “consenta finalmente agli Stati membri Ue di arrivare ad una risposta concreta e coordinata alla situazione dei rifugiati iracheni”.Sir