Vita Chiesa

COMECE: COMUNICATO FINALE ASSEMBLEA, SÌ AL DIALOGO APERTO TRA CHIESA E UE

Si conclude oggi pomeriggio l’Assemblea plenaria di primavera della Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece), apertasi mercoledì scorso a Bruxelles, e che è stata per buona parte dedicata al tema della lotta contro la povertà. “I vescovi – si legge nel comunicato stampa finale – suggeriscono ai responsabili politici dell’Ue di allargare gli strumenti attuali per misurare la povertà, affinché non si considerino solamente criteri materiali, ma anche relazionali”. Questa problematica sta molto a cuore alla Chiesa, che è uno dei primi attori di lotta contro la povertà in Europa. I vescovi contestano ai politici il fatto di “non essere arrivati ad affrontare il problema alla radice, per evitare che si verifichino nuove crisi”, come quella che si sta vivendo e che “ha aggravato la situazione di povertà in cui vivono già troppi cittadini in Europa”. Si tratta, in realtà, sottolineano i vescovi, “di una crisi morale caratterizzata da eccessi e dalla confusione di valori”, primo fra tutti il rapporto squilibrato tra interesse individuale e interesse di tutti. I vescovi offrono la loro disponibilità affinché questo, come altri temi, possa diventare oggetto di quel dialogo “aperto, trasparente e regolare” tra Chiese e Ue previsto dal nuovo Trattato. Nel dialogo istituzionalizzato con i responsabili politici dell’Unione, i vescovi dei Paesi membri dell’Ue “desidererebbero inoltre affrontare il tema della libertà religiosa nel mondo”. Sarà presto sottoposto ai membri del Parlamento europeo e all’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri, Catherine Ashton, il documento approvato in questi giorni dai vescovi della Comece, “La libertà religiosa, fondamento della politica dei diritti dell’uomo nelle relazioni esterne dell’Ue”, testo che – spiega il comunicato finale dell’Assemblea Comece – “illustra i presupposti essenziali della libertà religiosa, ne descrive le violazioni che vengono compiute nel mondo e propone ai responsabili politici una serie di raccomandazioni per promuovere questo diritto fondamentale”. I vescovi hanno inoltre affinato le “Proposte per una politica europea” in vista della imminente conferenza di revisione del trattato di non proliferazione nucleare. I vescovi suggeriscono di “realizzare il disarmo nucleare a partire dai principi di trasparenza, verificabilità e irreversibilità, ma anche di coinvolgere maggiormente la società civile in questo dibattito di vitale importanza per il futuro dell’umanità”. Nella plenaria, i vescovi hanno celebrato una messa in suffragio delle vittime della catastrofe aerea polacca e ricordato mons. Josef Homayer, già presidente Comece, recentemente scomparso.Sir