Cultura & Società

Come utilizzare al meglio l’elettrostimolatore

L’obiettivo è stimolare la muscolatura, cosa che procura diversi benefici: tonifica i muscoli, allevia il dolore e scioglie il tessuto adiposo. Ma i risultati ci sono? Qui puoi scoprire se l’elettrostimolatore funziona davvero.

Come funziona l’elettrostimolatore

In commercio ci sono diversi modelli di elettrostimolatori; variano per grandezza, per uso professionale o personale, per programmi e design, e naturalmente per prezzo. Tutti però sono composto nello stesso modo: un generatore di corrente con display e pulsanti, con diverse uscite per il collegamento degli elettrodi.

L’elettrostimolatore stimola una contrazione muscolare involontaria. Una volta acceso il dispositivo, gli impulsi elettrici di propagano attraverso gli elettrodi, stimolando le cellule nervose. Queste reagiranno provocando una contrazione del muscolo.

Il meccanismo è possibile perché gli impulsi elettrici sono molto simili a quelli che arrivano direttamente dal cervello; gli input che causano i movimenti volontari di muscoli e articolazioni. Le fibre nervose li riconoscono come tali e si attivano contraendo il muscolo.

Muscolatura più tonica

Sono molti gli sportivi che sfruttano il meccanismo alla base dell’elettrostimolare. Diciamo subito che questo dispositivo non può sostituirsi all’allenamento; non pensate quindi di sedervi sul divano e ottenere bicipiti da sollevatore di pesi! Ma come alleato dell’esercizio fisico costante e continuato, invece, si dimostra molto efficace.

Con l’elettrostimolatore potete per esempio riscaldare un’area in particolare prima di una sessione impegnativa. O esercita un muscolo più lento a fare progressi rispetto a un altro. E’ possibile applicare gli elettrodi su gran parte dei muscoli; vediamo quali sono i principali su cui convogliare la funzione di stimolazione elettrica

  • deltoide: per rinforzare le spalle

  • bicipite brachiale: per ottenere potenza nelle braccia e sopportare sforzi di elevata intensità

  • tricipite brachiale: per una migliore estensione del braccio

  • quadricipite femorale: fondamentale sia per la postura che per la resistenza nella camminata e nella corsa

  • bicipite femorale: per una migliore elasticità e resistenza dell’articolazione del ginocchio

  • pettorali: per stabilizzare la parte superiore del tronco e rinforzare l’uso delle braccia

  • dorsali: per sostenere la rotazione costante delle braccia.

Recupero muscolare

In campo medico, l’elettrostimolatore è utilizzato principalmente nel trattamento del dolore e nella terapia riabilitativa. Le correnti possono avere un effetto analgesico, influendo sulle aree del dolore; inoltre, favoriscono l’assorbimento di eventuali farmaci che dovessero agire in profondità.

Il dispositivo è indicato in particolare per le seguenti aree del corpo quando presentano condizioni dolorose:

  • cervicale: mal di testa e dolore alla muscolatura cervicale

  • tunnel carpale: intorpidimento di mano e dita, soprattutto durante lavori artigianali di precisioni

  • lombi: dolore nella parte bassa della schiena

  • dorso: muscoli della parte alta della schiena doloranti o bloccati

  • tallone: utile per la fascite plantare, infiammazione che interessa il tallone

  • metatarso: dolore sotto la pianta del piede.

In generale, l’elettrostimolatore aiuta a recuperare funzionalità in seguito a contratture, distorsioni e strappi muscolari.

Riabilitazione

In seguito a un infortunio, in campo sportivo oppure per un incidente, la muscolatura perde di tono. Il fenomeno può interessare solo la parte interessata – per esempio una gamba fasciata o ingessata – oppure tutto il corpo – se è obbligatorio il riposo a letto -. L’elettrostimolatore, associato alla fisioterapia, consente un più rapido recupero della massa muscolare.

Dimagrimento

Come per l’allenamento, anche per quanto riguarda il dimagrimento l’elettrostimolatore non può fare tutto da solo. Un regime alimentare sano e una adeguata e costante attività fisica restano basilari per poter perdere peso. Il dispositivo però vi viene in aiuto, soprattutto per l’eliminazione del grasso accumulato in precise parti del corpo. Inoltre, avendo una funzione tonico, permette di scolpire il fisico dove ne avete più bisogno. Senza dimenticare i vantaggi in ambito estetico.

Ecco cosa può fare per voi l’elettrostimolare se il vostro obiettivo è rimettervi in forma:

  • cuscinetti adiposi: gli elettrodi vi consentono di attaccare direttamente i punti nel quali il tessuto adiposo si è accumulato

  • ritenzione idrica: l’elettrostimolazione favorisce la circolazione sanguigna e linfatica, stimolando il drenaggio dei liquidi

  • smagliature: migliorando la circolazione, la stimolazione elettrica stimola la produzione di elastina, acido ialuronico e collagene; tutto ciò permette un effetto anti smagliatura

  • tonificazione: in seguito al dimagrimento, muscoli e pelle possono perdere di elasticità; l’elettrostimolazione aiuta a ritrovare muscoli sodi.

Ogni quanto usare l’elettrostimolatore

La costanza è il segreto per ogni successo. Fare sedute intense per una settimana e riporre il macchinario nell’armadio, non servirà a nulla. Meglio preparasi per tempo, pianificare orari e giorni in cui utilizzare l’elttrostimolatore e seguire il vostro piano.

La frequenza delle sessioni dipende dagli obiettivi. Per il lavoro muscolare, è consigliato 2 o 3 volte a settimana. Per l’aerobica, invece,  o 5. Infine, contro il dolore, meglio usare l’elettrostimolatore quotidianamente.