EuropeeSulla scheda si trovano i simboli dei partiti (si può votare per una sola lista, sbarrando con una croce il simbolo relativo) e a fianco uno spazio con tre righe per esprimere (se si vuole) tre preferenze da scegliere tra i nomi proposti dalla lista stessa. Con l’allargamento dell’Unione ad altri 10 Paesi, gli elettori saranno 337,9 milioni ed eleggeranno 732 deputati. Rispetto all’attuale composizione del parlamento europeo tutti i Paesi, tranne Germania e Lussemburgo vedono ridotta la loro rappresentanza: l’Italia è divisa in cinque circoscrizioni ed elegge complessivamente 78 deputati, mentre nel 1999 ne aveva 87. La Toscana fa parte della circoscrizione «Centro», insieme a Lazio, Umbria e Marche ee eleggerà 15 deputati (nel ’99 erano 22; il Ministero degli Interni).ProvinceSulla scheda per le provinciali si trovano i candidati a presidente della Provincia e a fianco di ciascuno i simboli delle liste collegate con – prestampati – i nomi dei candidati nei collegi uninominali. Infatti ogni elettore è inserito in un proprio collegio uninominale provinciale per il quale ogni lista presenta un solo candidato.A differenza del sistema elettorale per i Comuni sopra i 15 mila abitanti quello per le province non consente il voto disgiunto tra presidente e liste. Si può però votare anche solo il candidato presidente, mentre se si mette la croce su un simbolo, il voto va anche al candidato a Presidente per quella lista.Comuni sotto i 15 mila abitantiNei comuni sotto i 15 mila abitanti vige il maggioritario puro: viene eletto subito sindaco il candidato che riporta il maggior numero di voti, anche se non ha ottenuto il 50% dei consensi. Si va al ballottaggio solo nel caso in cui due o più candidati sindaco (tra quelli più votati) ottengano lo stesso identico numero di voti. Ciascuna candidatura alla carica di sindaco è collegata ad una lista di candidati alla carica di consigliere comunale. Si può votare per un candidato sindaco, facendo una croce sul contrassegno: il voto vale automaticamente anche per la lista collegata. Si può anche esprimere un voto di preferenza per un candidato al consiglio comunale ma solo tra quelli compresi nella lista collegata al candidato sindaco prescelto, altrimenti il voto è nullo. Alla lista vincente vanno 2/3 dei seggi; i restanti sono assegnati proporzionalmente alle altre liste concorrenti. Il primo seggio spettante a ciascuna lista di minoranza è attribuito al candidato alla carica di sindaco della lista medesima.Comuni sopra i 15 mila abitantiE’ consentito il voto disgiunto ovvero si può votare per un candidato a sindaco e per una qualsiasi delle liste anche se non è collegata al candidato a sindaco prescelto. In pratica ci sono quindi quattro possibilità:1) croce sul simbolo (il voto va automaticamente anche al candidato sindaco collegato);2) croce sul simbolo e indicazione del nome di un candidato di quella lista (anche in questo caso il voto vale anche per il candidato sindaco collegato);3) croce sul nome di un candidato sindaco: in questo caso si concorre all’elezione del primo cittadino ma il voto non va a nessuna lista;4) infine il famoso voto disgiunto che consiste nel votare un candidato a sindaco, contrassegnando il suo nome, e insieme una lista che fa parte di un altro schieramento.BALLOTTAGGIONel caso in cui nessun candidato sindaco ottenga il 50% dei voti, si torna a votare domenica 27 giugno per scegliere tra i due candidati a sindaco più votati al primo turno.