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Come si elegge il presidente Usa
Il presidente degli Stati Uniti non è eletto direttamente dagli elettori. Questi in realtà eleggono in ogni Stato un numero di «grandi elettori» corrispondente al numero dei senatori (100, due per ognuno dei 50 Stati, nessuno per il Distretto di Columbia) e a quello dei deputati (complessivamente 435, proporzionale ai cittadini residenti, quindi da un minimo di uno a un massimo di 53 in California), più i 3 rappresentanti del Distretto della Columbia. Quindi, in totale, sono 538. Per arrivare alla Casa Bianca bisogna ottenere almeno 270 «voti elettorali». Nel 2000 Bush ne ottenne 271. Il sistema è maggioritario puro: basta ottenere un voto in più dell’avversario per avere tutti i grandi elettori: il candidato che in ogni Stato ottiene il maggior numero di voti popolari, si prende tutti i grandi elettori.
Una volta scelti i «grandi elettori», lunedì 13 dicembre questi si riuniscono nei rispettivi Stati e votano il presidente degli Stati Uniti. In 24 Stati non sono obbligati a seguire le indicazioni emerse dal voto popolare. Nei rimanenti 26 Stati e nel Distretto di Columbia la legge impedisce ai grandi elettori di votare in modo diverso da quello emerso dalle urne. Quasi mai si sono verificati casi in cui un grande elettore abbia votato in modo diverso e in ogni caso la maggioranza ottenuta da un candidato era tale che se anche lo avesse fatto non avrebbe cambiato le cose.
Potrebbe capitare che anche il risultato dei grandi elettori sia in perfetta parità. Allora spetta alla Camera dei rappresentanti a Washington il compito di eleggere il presidente tra i tre candidati più votati dai grandi elettori il 13 dicembre. I deputati vengono a questo punto divisi per appartenenza di Stato e assegnano al loro interno il voto presidenziale di quel singolo Stato. Ogni Stato esprime quindi un voto, perciò in questo caso occorrono almeno 26 voti per essere eletti. Finora è avvenuto una sola volta, nel 1824. Spetta invece al Senato eleggere il vicepresidente scegliendolo tra i primi due candidati più votati dai grandi elettori con la stessa modalità della Camera.
Entro mercoledì 22 dicembre il risultato delle votazioni dei grandi elettori dei singoli Stati deve essere comunicato al presidente del Senato federale di Washington.
Giovedì 6 gennaio 2005 durante una riunione congiunta di Camera e Senato vengono resi noti i risultati e proclamato il presidente degli Stati Uniti.
Il 20 gennaio 2005 è previsto a Washington il giuramento di presidente e vice presidente che entrano così nel pieno delle loro funzioni.