Toscana

COLOMBIA, LIBERATO VESCOVO DI YOPAL

È stato rilasciato monsignor Misael Vacca Ramírez, vescovo di Yopal, in Colombia, rapito sabato scorso da parte di sedicenti guerriglieri dell’Eln (Esercito di liberazione nazionale). Lo riferiscono fonti religiose locali, precisando che il presule è stato liberato nei pressi di Morcote, circa 200 chilometri a nordest della capitale Bogotá, non lontano da dove era stato prelevato tre giorni fa mentre era impegnato in una visita pastorale.

“Sono stato trattato bene e non mi è mai stato mancato rispetto” sono state le prime parole di monsignor Vacca Ramírez ai giornalisti. Non è ancora chiaro, per il momento, se i presunti guerriglieri abbiano consegnato al vescovo alcun messaggio politico destinato alle autorità. Tra le ipotesi sui motivi del rapimento, era circolata con insistenza quella che i guerriglieri avessero voluto sequestrare monsignor Vacca Ramírez per affidargli una comunicazione da consegnare al governo; dal giugno scorso delegati dell’amministrazione del presidente Alvaro Uribe hanno avviato contatti con il secondo movimento guerrigliero del Paese in vista di riprendere le trattative, interrotte all’inizio del 2003.

La liberazione del capo della diocesi di Yopal è stata salutata positivamente anche dal presidente Uribe, il quale ha ricordato che centinaia di altri ostaggi si trovano ancora nelle mani dei rapitori. Lo stesso capo di Stato due giorni fa aveva ordinato alle forze di sicurezza un’operazione per cercare di liberare il vescovo. Ieri anche Giovanni Paolo II, per voce del vicedirettore della Sala Stampa del Vaticano padre Ciro Benedettini, aveva chiesto la liberazione di monsignor Vacca Ramírez, definendo il suo sequestro “un atto criminoso, in nessun modo giustificabile”. Misna