Vita Chiesa

Colletta Terra Santa: Patton (Custode), «fraterna solidarietà e condivisione con la Chiesa che vive qui»

Nel testo il Custode ricorda l’impegno dei frati francescani, «figli di quel pellegrinaggio di pace di otto secoli fa», nel campo del dialogo «con i fratelli e le sorelle delle altre Chiese qui presenti, ma anche con i fratelli e le sorelle ebrei e musulmani», nel campo del servizio, attraverso «le opere sociali più svariate: dalle scuole, alla lavorazione artigianale della madreperla e del legno d’olivo, dall’opera delle case per dare un’abitazione ai cristiani bisognosi della Città Vecchia di Gerusalemme, all’assistenza ai poveri, agli orfani, agli anziani e agli ammalati, e in questi ultimi anni anche ai migranti e ai rifugiati, alle persone di tutte le età provate dai lunghi anni di guerra in Siria». Impegno che prosegue anche nel campo della cultura e della ricerca, con istituzioni quali lo Studio Teologico Gerosolimitano, lo Studio Biblico Francescano con la sua facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia, il Centro di Studi Orientali Cristiani del Cairo «e tutte le altre iniziative volte ad approfondire e dare fondamento solido alla nostra fede».

La Colletta per la Terra Santa del Venerdì Santo, spiega padre Patton, «è l’aiuto fondamentale che i cristiani che vivono in tutte le comunità cattoliche del mondo sono chiamati a dare a questa nostra presenza in Terra Santa», legata a un mandato pontificio già dal 1342, ma riconfermata in tempi recenti dal santo Papa Paolo VI nel 1974 e ancor più recentemente da papa Francesco nel 2017. «Il vostro dono – conclude il messaggio del Custode – sarà per noi essenziale per continuare la nostra missione, ma ritornerà a voi centuplicato dalla benedizione del Signore».