Toscana

COLDIRETTI: TRA FIRENZE-PRATO STRANIERO UN LAVORATORE SU DUE

L’incidenza della manodopera extracomunitaria in agricoltura supera il 50 per cento. Emerge da un’indagine di Coldiretti Firenze ed Epaca, il patronato interno dell’oorganizzazione. Questi i dati salienti: 700 lavoratori stagionali extracomunitari occupati in agricoltura tra le province di Firenze e Prato; 4.000 in totale gli ingressi in Toscana per effetto del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri relativo alle quote di ingresso per l’anno 2007 impegnati in edilizia, agricoltura e turismo; 1.300 unità in più rispetto al 2006 (erano 2.700). In particolare, i 700 stagionali entrati il 12 marzo, saranno occupati in aziende orto-florovivaistiche e più in generale, nelle campagne dove gli stranieri rappresentano ormai il 13 per cento degli occupati (dato su scala nazionale).

L’indagine ha rivelato che su un campione di 280 aziende censite operanti nelle province di Firenze e Prato, 180 assumono regolarmente manodopera (a tempo determinato, indeterminato e stagionali) durante tutto l’anno e l’incidenza di tale componente nelle attività supera il 50% del totale dei lavoratori. Un lavoratore su due è quindi, straniero. In tre aziende agro-forestali la componente extracomunitaria é pressoché l’unica: il 97%.

Le rimanenti aziende campionate al contrario, fanno ricorso a manodopera stagionale in occasione delle campagne di raccolta, specialmente uva e olive, garantendo contratti di durata non superiore a 30 giorni. In questo caso la percentuale di extracomunitari stagionali non supera il 30%. “Numeri importanti – dice Raffaello Betti, direttore Coldiretti Firenze-Prato – che vogliono dire una cosa soltanto: i lavoratori stranieri rappresentano una componente strutturale indispensabile per le produzioni alimentari di qualità del Made in Tuscany, dalle frutta alla vendemmia, dall’allevamento alla raccolta degli ortaggi”. (ANSA).