Associazioni e movimenti
Coldiretti Toscana: nel Duomo di Pisa la 74° Giornata del ringraziamento
Appuntamento con la Santa Messa, il mercato contadino e i trattori
Fermare il consumo di suolo, prezioso dono del Creato e risorsa non rinnovabile, per salvaguardare gli agricoltori, le produzioni alimentari e la biodiversità. La terra è la nostra speranza, i giovani la chiave per trovare un nuovo equilibrio tra uomo e natura ed affrontare le nuove sfide climatiche, sociali ed economiche. E’ un messaggio di fiducia e gratitudine, per ciò che abbiamo e per ciò che la terra continua a darci, quello della 74° Giornata del Ringraziamento che deve però trasformarsi in impegno ed in un vero cambio di rotta verso stili di vita più rispettosi, sostenibili, giusti e solidali.
Si è aperta oggi al Duomo di Pisa, nella cornice di Piazza dei Miracoli, con la Santa Messa celebrata dall’Arcivescovo, mons. Giovanni Paolo Benotto, la colorata sfilata dei trattori e il mercato degli agricoltori straordinario di Campagna Amica, il calendario di appuntamenti in Toscana con la Giornata del Ringraziamento, la tradizionale ricorrenza che dal 1951 viene festeggiata dalla Coldiretti in tutta Italia con una manifestazione promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana (Cei) per rendere grazie per il raccolto dei campi al sicuro in cantine e magazzini e chiedere la benedizione per i futuri.
Una ricorrenza molto sentita e partecipata dagli agricoltori che segna lo spartiacque tra la vecchia e la nuova annata agraria in un contesto climatico sempre più fragile e imprevedibile che mette a rischio l’agricoltura e la vita delle persone. A caratterizzare la Giornata del Ringraziamento sono, come ogni ricorrenza, il momento solenne della Santa Messa, la benedizione dei frutti della terra e del lavoro portati fin sotto l’altare dagli agricoltori e la colorita sfilata dei trattori e dei mezzi agricoli lungo le vie cittadine. Un “vociare” di clacson che porta la festa fin dentro i borghi ed i paesi. “Quella che si è appena conclusa è stata un’altra annata piena di insidie. Chi continua a negare i cambiamenti climatici nega la realtà dei fatti che noi agricoltori viviamo sulla nostra pelle e sulle nostre aziende. L’aumento delle temperature, gli eventi estremi, l’esplosione dei patogeni che trovano condizioni ottimali per diffondersi rappresentano una minaccia seria e presente. – spiega Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana – Gli ultimi eventi alluvionali, che hanno colpito la nostra regione, ferendo anche per la seconda, terza volta le stesse comunità, le stesse famiglie, le stesse imprese, ci pongono in una posizione di notevole ritardo rispetto agli effetti della crisi climatica. La presenza degli agricoltori diventa, in questo contesto, ancora più determinante e strategica nella cura di un territorio, soprattutto di quello montano e collinare, che a causa dell’abbandono di questi ultimi venti anni contribuisce a rendere i fenomeni ancora più violenti e devastanti. L’acqua che non scorre, ma corre portandosi via tutto quello che incontra. E’ tempo di fermare il consumo di suolo. E’ tempo di rimettere l’agricoltura veramente al centro. La Giornata del Ringraziamento sia insieme a momento di preghiera collettiva e riflessione, un momento di coraggio ed ammissione”.