Toscana
Coldiretti, mungitura in piazza a sostegno degli allevatori
Tantissima la gente, tantissimi i turisti stranieri «increduli» di fronte alla maxi-stalla «spuntata» la mattina, quando ancora era buio e che è stata per tutta la mattina la vera attrazione del centro storico. In Piazza, per la prova di «mungitura» sono arrivati in tanti a sostenere la battaglia degli allevatori che vogliono trasparenza e tracciabilità attraverso l’obbligo di origine nell’etichetta del latte, formaggi e derivati, un prezzo equo (a loro resta appena il 17%) visto che il latte si moltiplica di quattro volte dalla stalla alla tavola e garantire, per esempio, una ovvietà (per nulla scontata!) che venga chiamato formaggio solo ciò che deriva dal latte e non da prodotti diversi così come rendere pubblici i dati relativi alle importazioni di latte che per il «caso Toscana» sono quasi quattro volte superiori a quelle della produzione regionale (230mila tonnellate le importazioni, 68.300 la produzione). Il 40% del latte che non ha ne un nome, ne un cognome. Vogliamo sapere cosa diventa questo latte e quale forma assume.
A sostenere gli allevatori sono arrivati in tanti per il maxi-brindisi. In Piazza della Repubblica, tra i tanti rappresentanti delle istituzioni regionali e provinciali, tantissimi i sindaci ed assessori da tutti i comuni toscani, sono arrivati anche Enrico Rossi, Governatore Regione Toscana che si è cimentato in prova di mungitura; Gianni Salvadori, Assessore regionale all’agricoltura e Vincenzo Ceccarelli, assessore regionale alle infrastrutture; i consigliere regionali Antonio Gambetta Vianna, Loris Rossetti (Presidente commissione agricoltura) ed i rappresentanti delle associazioni dei consumatori ed ambientiste.
«Migliaia di posti di lavoro sono a rischio, moltissimi li abbiamo già persi – ha spiegato Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana – ma continuiamo ad importare fiumi di latte. Rispetto al 1990 in Toscana ci sono 20mila stalle in meno. Dobbiamo ragionare sulla cause». E su Mukki, storico marchio del latte fresco fiorentino per cui sono quotidiane le voci di una possibile cessione: «Il marchio Mukki vale se ci sono gli allevatori del Mugello». Per Roberto Nocentini, Presidente Associazione Allevatori Toscana «l’anomalia è che sugli scaffali il prezzo del latte rimane costante mentre il prezzo del latte alla stalla scende e agli allevatori restano solo le briciole».
Tra di loro alcuni «testimonial» illustri come Giancarlo Antognoni, gloria calcistica e capitano della Fiorentina ed i «miti» della storia toscana Michelangelo, Lorenzo de’ Medici e Leonardo Da Vinci che si sono cimentati in prove di mungitura e che erano starti scelti attraverso un sondaggio online. «Sono qui per salvaguardare il territorio. Tante produzioni italiane spariscono, e se sparisce anche il latte, è un problema! Abitando in campagna qualche mucca l’ho munta. – ha raccontato Antognoni poco prima di entrare nella stalla – Mi sembra assurdo che agli allevatori resti così poco. E’ una manifestazione giusta e doverosa. Alla fine i lavoratori sono sempre quelli che ci rimettono».