Toscana
Coldiretti: gelo dopo finta primavera, a rischio 9 mila ettari di ortaggi coltivati a campo aperto
Pianti, fiori ed ortaggi non ci capiscono più nulla: con le temperature che, all’inizio dell’anno avevano toccato anche i 17 gradi, l’attenzione per gli agricoltori è rivolta a verdure e ortaggi coltivati in pieno campo che stanno vivendo una condizione di stress anomala. La coltivazione all’aria aperta è, in Toscana, una pratica agricola molto (circa 9mila ettari). Il sali e scendi della colonnina di mercurio manda in confusione il ciclo vegetativo.
Una preoccupazione condivisa da Coldiretti Toscana (info suwww.toscana.coldiretti.it). Il timore maggiore è per le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, radicchio e broccoli. Ma, ancora più grave, sono in pericolo anche le gemme di piante da frutto i cui effetti saranno visibili sui raccolti. Nella prima decade di gennaio – spiega Coldiretti – si è infatti registrata in Toscana una temperatura massima superiore di +1,6 gradi la media e minima di ben +3,7 dopo un mese di dicembre con una anomalia di +2,6 gradi, secondo i dati Ucea.
Per far fronte all’ondata di neve e freddo sono già entrati in azioni, in molti comuni toscani, i trattori- spazzaneve e spargisale per garantire strade sicure ad automobilisti e pedoni ed evitare l’isolamento delle località interne e montane. Decine, in tutta la regione, dal Mugello alla Garfagnana passando per la montagna pistoiese ed in particolare nelle aree più facilmente soggette alla neve e alle temperature rigide, i trattore-spazzaneve di Coldiretti che le amministrazioni comunali, enti ed aziende possono utilizzare, grazie alla legge di orientamento, per lo svolgimento di attività funzionali alla sistemazione e manutenzione del territorio.