Toscana

Cna: in Toscana reti di imprese senza incentivi. La Regione non ha emanato il nuovo bando

Viene costantemente ripetuto da tutti gli analisti e dal mondo della politica che le imprese italiane e quelle toscane in  particolare sono troppo piccole e la loro micro dimensione rappresenta un ostacolo oggettivo alla capacità di competere nell’attuale contesto economico, caratterizzato dalla competizione internazionale e dalla necessità di realizzare investimenti consistenti per sfruttare le opportunità e superare le difficoltà di un’economia globale. La ricetta per superare questo problema sono le reti di impresa, una soluzione che consente di mantenere l’autonomia e l’individualità delle singole imprese, coniugandola con le potenzialità derivanti dal possedere una massa critica più consistente. Lo sviluppo dell’area commerciale, l’innovazione di prodotto e di processo, il design, la comunicazione, gli investimenti in tecnologia, ecc., rappresentano tutte aree aziendali che singolarmente una piccola azienda non riesce a presidiare, ma attraverso una rete è possibile sviluppare sinergie per condividere tali investimenti.

Per questi motivi CNA Toscana ha, da sempre, sostenuto e promosso la nascita di reti di imprese e ha espresso il proprio apprezzamento nei confronti della Regione Toscana, quando ha deciso di incentivarne la nascita.

Tuttavia la Regione, nonostante i buoni propositi, a questo fine ha realizzato un solo bando. Ad oggi, nonostante le reiterate richieste della CNA e soprattutto di numerose imprese interessate a fare rete, non è stato ancora emanato il nuovo bando di sostegno alle reti, con il rischio che la imminente conclusione dell’attuale ciclo dei fondi comunitari precluda nuovi bandi a favore delle reti.

«Gli incentivi alla formazione di reti di imprese – commenta Andrea Giannecchini Presidente CNA Nautica Toscana – sono estremamente importanti in particolare per la nautica, ma anche per tutti gli altri settori, poiché stimolano l’aggregazione e il superamento dei limiti dimensionali delle nostre aziende. La preoccupazione fra gli imprenditori è fortissima: il nuovo bando doveva uscire a inizio anno, ma è stato rimandato e ancora non si sa quando verrà pubblicato. Questa situazione di incertezza è un grave problema: tanti progetti sono in attesa, ma se il bando venisse pubblicato in settembre non ci sarebbero i tempi per realizzarli entro la fine dell’anno; questo  sarebbe un ulteriore colpo per le nostre imprese: tante reti non nasceranno e molte altre si scioglieranno. Servono incentivi per formare nuove reti, ma anche per sostenere i progetti di quelle esistenti, maggiori premialità per le imprese che aderiscono ai ‘poli di innovazione’ creati dalla Regione, e anche un aumento dei costi riconosciuti: il finanziamento per l’acquisto del software, per esempio, dovrebbe essere innalzato almeno al 50%, poiché è un elemento importante per le reti».

«Chiediamo alla Regione – conclude – di procedere nel più breve tempo possibile, prima dell’inizio del mese di giugno, ad aprire il bando sulle reti, un segnale positivo per gli imprenditori che non si rassegnano e che vorrebbero essere aiutati a gettare il cuore oltre l’ostacolo».