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Clima: Save the Children, “710 milioni di minori vivono in 45 Paesi ad alto rischio”
I dati diffusi alla vigilia della Giornata mondiale della Terra che si celebra il 22 aprile
“Si stima che 710 milioni di minori vivano nei 45 Paesi a più alto rischio di subire l’impatto del cambiamento climatico. Inondazioni, siccità, uragani e altri eventi meteorologici estremi avranno un impatto particolarmente profondo sui bambini vulnerabili e sulle loro famiglie. I più piccoli, ad esempio, rischiano di soffrire la carenza di cibo, malattie e altre minacce per la salute, come la scarsità o l’innalzamento del livello dell’acqua o una combinazione di questi fattori”. Lo afferma Save the Children, alla vigilia della Giornata mondiale della Terra che si celebra ogni anno il 22 aprile e che in un’analisi dei dati di ND-Gain evidenzia come a livello globale centinaia di milioni di minori vivano in regioni in cui il cambiamento climatico sta influenzando profondamente le loro vite.
L’impatto della crisi sulla produzione alimentare, secondo l’ong, “porterà alla scarsità di cibo a livello locale e all’aumento dei prezzi, con effetti devastanti sulle famiglie più povere”. L’analisi di Save the Children mostra anche che il 70% dei Paesi ad alto rischio di impatto climatico si trova in Africa. “Gli effetti dei cambiamenti climatici stanno peggiorando la già disastrosa situazione nello Yemen, dove il conflitto ha già provocato gravi carenze alimentari, lasciando milioni di bambini a rischio di fame; i minori in Bangladesh sono altamente esposti a inondazioni, cicloni e innalzamento del livello del mare; la malaria e la febbre dengue affliggono bambini e adolescenti nella Repubblica Democratica del Congo”. Il timore è che “l’aumento degli eventi meteorologici estremi possa portare a nuovi rischi per la salute laddove il sistema sanitario è già sovraccarico”.
“Mentre tutti i minori sono colpiti dal cambiamento climatico, quelli che vivono in povertà, conflitti o sono in aree a rischio fame o catastrofi, ne soffriranno maggiormente gli effetti perché spesso hanno già difficoltà a soddisfare i propri bisogni primari. Anche i bambini e gli adolescenti nei Paesi considerati a ‘basso rischio’ devono affrontare minacce, ad esempio causate da incendi boschivi, inondazioni, siccità e altri eventi meteorologici irregolari”. Save the Children avverte che “è necessario intraprendere un’azione drastica per garantire che i bambini e le loro famiglie siano in grado di far fronte alle conseguenze delle crisi climatiche attuali e future”.