E’ stato il Vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti, a celebrare l’Eucaristia nella cappella della Madonna del Conforto affollata da più di trecento persone appartenenti al movimento di «Comunione e Liberazione». L’occasione era particolarmente significativa: si ricordava infatti il secondo anniversario della morte di don Luigi Giussani, fondatore del movimento e già carissimo amico del cardinale Ratzinger, e il venticinquesimo anniversario del riconoscimento pontificio della Fraternità del movimento, un’associazione laicale che ha lo scopo di approfondire il cammino di fede di quanti liberamente vi aderiscono.Il Vescovo è stato accolto da alcune parole di benvenuto del responsabile diocesano della Fraternità ed è stato salutato alla fine della celebrazione da Egisto Mercati a nome di tutta «Comunione e Liberazione», che ha ringraziato monsignor Bassetti e ha evidenziato la forza del rapporto che continua a legare i presenti a don Luigi Giussani, che ha impegnato tutta la sua umanità nella vita con i suoi amici ed ha sempre scommesso sulla loro libertà.Il Vescovo, nella sua omelia, attentamente seguita dai presenti che ne sono rimasti toccati, ha ripercorso i passaggi dell’esperienza di don Giussani, citandone alcuni scritti e memorie, fino al formarsi del grande movimento che è scaturito dalla sua proposta di fede ed è oggi presente in 74 Paesi del mondo. Monsignor Bassetti ha così avuto modo di sottolineare la natura di avvenimento propria del cristianesimo, l’unità che genera tra quanti riconoscono di appartenervi, i frutti di carità e di missione così importanti per gli uomini del nostro tempo.Alla fine della celebrazione il Vescovo si è trattenuto con il popolo di «Comunione e Liberazione», grandi e piccoli, uomini e donne delle più varie condizioni, che hanno voluto testimoniare l’affetto filiale, semplice e grato, al loro Pastore.Giorgio Seri