Lucca
Cittadinanza lucchese per Mario Andretti, il pilota campione imparò a correre sulle mura
“Lucca ha rappresentato qualcosa di speciale per me – ha spiegato Andretti nel suo intervento – quelli che ho passato nella città delle mura sono stati anni formativi ed è qui che mi sono innamorato dell’automobilismo perché mi occupavo di parcheggiare le macchine in un’autorimessa. I lucchesi poi li ho trovati in tutto il mondo e per me è un onore essere considerato uno di voi. Oggi per me è come vincere una delle gare più belle”.
Oltre ai consiglieri comunali sono state molte le persone che hanno affollato la sala per salutare con affetto il pilota. La decisione di conferirgli la cittadinanza onoraria è stata assunta dall’intero Consiglio comunale nell’ultima seduta del 2 febbraio, perché “con i suoi successi in campo sportivo, è divenuto il simbolo del riscatto della comunità degli esuli istriani, fiumani e dalmati accolti a Lucca a partire dal 1947, i cui appartenenti, affrontando innumerevoli difficoltà, seppero costruirsi una nuova vita inserendosi perfettamente nel tessuto cittadino”.
Nel dopo guerra molto nota fu l’azione anche della Chiesa e in particolare di don Renzo Tambellini, cappellano dei profughi, a favore di tutti gli esuli e dunque anche di Mario Andretti. In uno scambio epistolare di alcuni anni fa tra Andretti e la sorella di don Renzo, il pilota ricorda anche il “Mosquito Garelli” che il prete lucchese usava per spostarsi in città e che, “in prestito”, anche il giovane Andretti ogni tanto usava sul viale delle Mura Urbane.
La seduta del conferimento della cittadinanza onoraria è stata aperta dal Presidente del Consiglio Comunale Matteo Garzella e dal sindaco del Comune di Lucca Alessandro Tambellini. Dopo il conferimento della cittadinanza onoraria, la seduta è proseguita con l’intervento di Mario Andretti e di diversi consiglieri comunali.
Prima di chiudere l’assemblea Mario Andretti ha ricevuto altri riconoscimenti dall’associazione Lucchesi nel Mondo e dall’associazione Panathlon. Inoltre ha ricevuto in dono anche una foto portata in dono dall’associazione “Amici dell’Istituto Giorgi e dell’Istituto Fermi” poiché Andretti, a Lucca, ha frequentato proprio l’Istituto Giorgi.