Toscana

Cisl: trasporto pubblico locale, cresce l’ostruzionismo per la gara regionale

“Si intensifica, tra ricorsi al Tar e disinformazione, l’ostruzionismo contro la gara regionale per il Trasporto pubblico locale su gommaIl rischio che la gara fallisca va scongiurato, nell’interesse dei cittadini, dei lavoratori e delle stesse imprese sane del settore.” E’ l’allarme lanciato dal Segretario generale aggiunto della Cisl Toscana, Ciro Recce e dal Segretario della Fit-Cisl Toscana, Stefano Boni.“Siamo molto preoccupati  dicono Recce e Boni- per il futuro del TPL nella nostra regione. Il termine ultimo per la presentazione dell’offerta vincolante sta slittando di mese in mese, soprattutto causa dei  ricorsi che le aziende stesse hanno presentato al Tar con il rischio, o la speranza, di far fallire il progetto di gara unica.”“Dopo che il Tar ha respinto il ricorso di Mobit, aggiungono i sindacalisti Cisl- sulla gara incombe ancora il ricorso della cordata che fa capo alla francese RATP (rinviato al 26 giugno prossimo). Intanto nel settore, a cominciare da alcune aziende, si continuano a diffondere messaggi destabilizzanti del tipo che la gara è inutile e dannosa per i lavoratori, che conviene farla fallire e che le risorse si troveranno comunque, che il Governo centrale è contrario ad una impostazione di bacino regionale.”La Fit e la Cisl della Toscana invece credono che il riordino del TPL segni un cambiamento epocale, perché consentirà il rinnovo completo della flotta nell’arco di cinque-sei anni, la semplificazione tariffaria accompagnata da un progetto di servizi integrati senza più incompatibilità nei territori di confine fra provincia e provincia, la garanzia dei servizi e il mantenimento dell’occupazione e del reddito per i circa 5.550 lavoratori del settore.“Solo così, concludono -Recce e Boni- si potranno garantire risorse certe anno per anno e mettere in sicurezza il TPL gomma da eventuali nuovi tagli dei Governi centrali. Per questo difenderemo la gara unica dagli attacchi di chi vuol difendere le proprie convenienze particolari e rendite di posizione, in linea con la nostra idea riformatrice e di modernizzazione del Paese.”