Toscana

CISL TOSCANA: LEGGE DELEGA SU FISCO E ASSISTENZA, FARE BENE E IN FRETTA

Con la nomina di viceministri e sottosegretari è il momento di aprire il confronto col nuovo governo e accelerare i tempi per la legge delega sulla riforma del fisco e dell’assistenza, che può dare anche un contributo importante alla ripresa ed è indispensabile per scongiurare il taglio lineare di tutte le detrazioni che scatterebbe dal 2012. E’ l’input che i segretari confederali nazionali della Cisl, Pietro Cerrito e Maurizio Petriccioli (che per il sindacato di via Po’ hanno le deleghe rispettivamente per il welfare e per fisco e previdenza), hanno inviato stamani da Firenze dove hanno partecipato al Consiglio Generale della Cisl toscana, riunito in sessione di studio proprio sui temi del fisco e del welfare. “La Legge delega sul fisco – ha detto Petriccioli – è stata depositata in Parlamento mesi fa, ora è il momento di approvarla in tempi brevi. Speriamo che con la nomina di viceministri e sottosegretari si possa quindi accelerare questo processo. La Cisl chiede rigore, equità, ma anche crescita. Riformare il fisco, infatti, è importante non solo dal punto di vista della giustizia sociale, ma anche da un punto di vista macroeconomico, perché consentirebbe di rilanciare i consumi, la produzione industriale e, di conseguenza, anche l’occupazione, avendo così un effetto antidepressivo. E’ fondamentale restituire al lavoro dipendente e ai pensionati una parte del reddito che viene loro tolta da un’altissima pressione fiscale. Dipendenti e pensionati rappresentano l’86% dei dichiaranti e il 90% dei redditi dichiarati. Bisogna quindi mettere in campo proposte precise sul contrasto dell’evasione fiscale, quali, ad esempio, la tracciabilità di tutta la moneta e delle fatture o la riduzione dei costi delle operazioni bancarie.”“Fisco e welfare sono legati a doppio filo – ha detto Cerrito -. Si rischia un taglio lineare pesantissimo delle agevolazioni fiscali per le famiglie, che ammonterebbe a circa 13 miliardi. E’ necessario un intervento radicale e un confronto serio sul riordino del sistema assistenziale, per eliminare sprechi e garantire tutele vere alle persone. Chiediamo di aprire subito un confronto con nuovi vice ministri e sottosegretari, ma anche con le Regioni e con i Comuni. Bisogna lavorare ad un welfare ad accesso universale ma non uguale per tutti. A tal fine, la sola base del reddito individuale e/o familiare non è più sufficiente. Strumenti come l’ISEE devono quindi avere come criteri essenziali di calcolo non solo il reddito, ma anche il patrimonio mobiliare e quello immobiliare. Per questo una definizione chiara ed equa dell’ISEE è oggi fondamentale. Occorre poi stabilire una soglia di accesso e dei criteri di compartecipazione alla spesa per tutti i servizi (asili nido, RSA, etc.), basati sulla “patrimonalità” del soggetto. Una buona riforma del welfare passa anche da una razionalizzazione della spesa e dalla lotta ad ogni forma di abuso. In questo senso, l’idea, prevista nella delega, di attribuire all’Inps le competenze per l’erogazione delle prestazioni assistenziali, con la costituzione di un fascicolo elettronico della persona e della famiglia, ci trova d’accordo.”“Quelle che dovranno essere varate su fisco e assistenza sono riforme importantissime per la vita dei cittadini e fondamentali per il rilancio dell’Italia – ha detto il segretario generale della Cisl Toscana, Riccardo Cerza -. Ci attende un grande impegno per spingere il Parlamento ad approntarle nel segno dell’equità. La Cisl è pronta ad offrire il proprio contributo di coraggio, responsabilità e idee. Ma non è più disposta ad accettare che a pagare siano sempre i soliti: lavoratori dipendenti e pensionati.”