Toscana

CISL TOSCANA: BLOCCARE «REGALO» DA 10 MILA EURO A 15 DIRIGENTI DELLA REGIONE

Diecimila euro annui di aumento, quasi il 20% in più. E’ il ‘regalo’ che la Regione Toscana ha fatto a 15 dirigenti, proprio mentre veniva rinnovato il contratto dei circa 2.400 dipendenti della Regione Toscana con un aumento medio di 50 euro lordi mensili.“Un vero schiaffo –dice Enea Barbagli, responsabile Enti Locali della FP-Cisl della Toscana- oltretutto slegato da obiettivi di produttività. Non si tratta infatti di un premio di risultato ma di un aumento alla ‘indennità di posizione’, ovvero lo stipendio fisso (finora attorno ai 50 mila euro annui per quel livello), a cui i dirigenti sommano poi una retribuzione aggiuntiva legata ai risultati.”“Nonostante nel corso della trattativa la Funzione Pubblica Cisl avesse manifestato reiteratamente tutto il suo disappunto –spiega Barbagli- la Giunta Regionale, con deliberazione n° 537 del 22 giugno scorso, ha approvato una riorganizzazione delle Aree di Coordinamento, premiando 15 dirigenti, ovvero incrementando la loro indennità di posizione al di fuori di ogni logica di condivisione delle scelte, in contrasto con la necessità di contenimento delle spese e di compatibilità di bilancio e al di fuori, oltretutto, dal rinnovo del contratto integrativo.”“Non si spiega –prosegue Barbagli- come in una fase come quella attuale, di crisi e di ricerca del contenimento dei costi della macchina pubblica, si possano riconoscere aumenti di questa entità fuori da ogni logica di miglioramento della produttività. Questa vicenda dimostra una volta di più che, se la macchina pubblica non funziona come dovrebbe, le colpe non stanno tanto o solo nei ‘fannulloni’ evocati da Brunetta, quanto nelle commistioni che troppo spesso congiungono politica e dirigenza del settore pubblico. E conferma la necessità, da noi più volte sottolineata, di una valutazione delle figure dirigenziali esterna alla Regione, evitando ogni autoreferenzialità.”“La Funzione Pubblica Cisl –conclude Barbagli- chiede il ripristino di un tavolo di condivisione affinché tali scelte vengano operate con sobrietà e con principi economici e di bilancio che li rendano compatibili con i servizi offerti alla cittadinanza. Per questo abbiamo chiesto un incontro urgente, già fissato per domani, 7 luglio, alle ore 17, con il vicepresidente della Regione, Federico Gelli, a cui chiederemo di sospendere questa decisione che, soprattutto oggi che migliaia di famiglie toscane fanno i conti con una crisi pesantissima, appare profondamente ingiusta.” (cs)