Toscana
Cisl: Beccastrini nuovo Segretario Fim in Toscana
Valdarnese di San Giovanni, 49 anni, sposato e padre di due figli, Beccastrini ha iniziato a lavorare a 18 anni in un panificio del Valdarno, prima di passare in un’azienda metalmeccanica. Ha lavorato dall’84 al ’91 per la Matec di Scandicci, diventando delegato aziendale Fim e poi, dal ’92 al ’98, per la Sime Telefonia di Firenze, prima di impegnarsi a tempo pieno nel sindacato. Nel 2001 è entrato nella Segreteria fiorentina della Fim, diventandone Segretario generale nel 2009. Appassionato di calcio, ha giocato nella Faellese allenata dall’attuale tecnico del Napoli Maurizio Sarri.
In segreteria confermati il livornese Fausto Fagioli e il senese Gian Luca Fè.
“I primi impegni –ha detto Beccastrini– sono il complicato rinnovo del contratto nazionale e le grandi vertenze che sono ancora aperte in Toscana. Dobbiamo monitorare con attenzione gli accordi già raggiunti, dalla Lucchini a Piombino alla Whirlpool a Siena, alla Bekaert (ex Pirelli) a Figline Valdarno. E poi ci sono vertenze ancora aperte, a cominciare, su Firenze, dalla Esaote, dove ballano 250 posti di lavoro. La Fim, come sempre, ci si dedicherà con impegno e coraggio.”
“Per le sfide importanti che ha di fronte –ha detto il Segretario Generale della Fim Marco Bentivogli– la Fim prosegue il suo cammino di rinnovamento eleggendo Alessandro Beccastrini, alla guida della Fim Toscana. Il Contratto Nazionale dei Metalmeccanici che ci avviamo a rinnovare è il più difficile della storia della categoria, che insieme alla creazione della Federazione dell’industria Cisl rappresentano due scadenze importantissime per un sindacato che punta al cambiamento. Bisogna -sottolinea il leader della Fim nel suo intervento davanti ai delegati della Toscana- avere la capacità di rigenerare il messaggio del sindacato. Messaggio che deve ancora poter essere trasmesso e essere raccolto dalle nuove generazioni. Oggi –ha sottolineato Bentivogli- c’è nel sindacato chi pensa alla politica e chi invece come la Fim pensa a rilanciare il lavoro organizzato nel sindacato, nella concretezza dei risultati che si portano ai lavoratori. Serve per questo un impegno forte per la crescita organizzativa, in una regione, come la Toscana tradizionalmente roccaforte della Fiom, ma dove il clima sta cambiando. La Fim –ha concluso Bentivogli- ha tutte le carte in regola per sorpassi in tutta la regione come quello avvenuto alla AnsaldoBreda di Pistoia e nel settore camper della provincia di Siena”.