Dal 2000 a oggi, grazie al Cuore si scioglie moltissimi toscani hanno scoperto la povertà presente in molti Paesi del mondo – ha detto il presidente dei Vescovi toscani, mons. Alessandro Plotti, presentando la campagna 2005 – e il valore della solidarietà, della cooperazione è diventata patrimonio di moltissimi uomini e donne che vivono nella nostra regione». I numeri talvolta sono importanti, e quelli della solidarietà significano speranza concreta per molte persone, soprattutto per i più piccoli. Lo scorso anno sono stati adottati 5.000 bambini, 2.000 in più dell’anno precedente; i volontari coinvolti sono stati quasi 50.000; le somme raccolte per le adozioni hanno sfiorato i 260.000 euro, il 63% in più rispetto all’anno prima. In questi giorni e fino al 23 dicembre i centri commerciali della Coop torneranno a essere luoghi per illustrare, a coloro che vanno a fare la spesa, che l’adozione a distanza può essere la vita per un bambino e una bambina che vive in Brasile, Burkina Faso, Camerun, Filippine, India, Libano, Palestina e Perù. «Nei nostri negozi – ha detto Turiddo Campaini, presidente di Unicoop Firenze – non ci sarà pubblicità commerciale. Chi verrà a fare la spesa troverà solo la comunicazione relativa alla solidarietà. Questa scelta mette bene in evidenza che noi siamo prima un’organizzazione sociale e poi un’organizzazione commerciale». Una scelta coraggiosa, anche a indicare che il nostro consumo può essere ridotto a vantaggio di scelte di solidarietà. Mons. Plotti ha sottolineato come «entrare nella grande distribuzione per portare avanti questi valori è straordinario. Serve a rimettere al centro dell’attenzione della nostra gente il primato della solidarietà. E questo proprio a Natale». Vincenzo Striano, presidente dell’Arci regionale, ha richiamato l’attenzione sui progetti: «questo nostro metodo lo trovo più educativo rispetto alla solidarietà fatta con gli SMS, che non cambia le nostre scelte di vita». In questi giorni tutti coloro che hanno adottato a distanza un bambino, anche versando pochi euro e non l’intera quota, «riceveranno a casa una lettera di ringraziamento – ha spiegato Luciano Rossetti, responsabile del milione di soci Unicoop – e questo per invitali a continuare. Tutti devono sapere che anche con 10 euro si può dare futuro a un bambino». La «filosofia» dei progetti è sempre la stessa. Piccoli obiettivi concreti che però possono cambiare la vita. «Pensate – ha detto Striano – che il progetto dello scorso anno per la potabilizzazione in un villaggio nell’isola di Mindanao, nelle Filippine, ha ridotto la mortalità infantile del 50%». Accanto ai progetti vanno avanti i rapporti commerciali con gli artigiani di Betlemme (produzione di oggetti in legno d’olivo, acquistati dalla Unicoop Firenze per oltre 600.000 euro), e con la fabbrica di camicie indiane (quest’anno saranno vendute nei supermercati Coop di tutta Italia). «Una quarantina di uomini dello sport, dello spettacolo e della cultura – ha detto Claudio Vanni, responsabile delle relazioni esterne – saranno nei centri commerciali per aiutare i volontari a sensibilizzare le persone verso la solidarietà». Nei depliant, che sono in distribuzione, tutti hanno posato gratuitamente, registrando spot televisivi e radiofonici, da Carlo Conti a Cesare Prandelli, da Irene Grandi a Paolo Hendel, solo per citarne alcuni. Campaini, Plotti e Striano hanno concordato sul fatto che «Il cuore si scioglie» sta diventando il più importante progetto di solidarietà e di cooperazione della Toscana. Un modo concreto, pur proveniendo da esperienze diverse – hanno ribadito – di lavorare fianco a fianco sui valori della condivisione. Per saperne di più si può visitare il sito >www.ilcuoresiscioglie.it o telefonare al numero verde 800/428242.