Italia
Cinque per mille: ecco cosa è cambiato
di Rebecca Romoli
Cinque per mille sì, cinque per mille no? Questa è la domanda che per tutto il 2006 ha tormento i presedenti e legali rappresenti di tutti gli organismi non profit della nostra regione.
Per capire l’importanza di iniziativa introdotta dalla precedente legge finanziaria in via sperimentale per il 2006 ha consentito di destinare la quota del 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche a sostegno del volontariato, delle onlus, delle associazioni e degli enti di ricerca scientifica, è necessario prima capire prima su scala nazionale quante domande sono state presentate. In seguito passeremo ad analizzare i dati toscani.
Nel 2006 gli enti ammessi alla destinazione della quota, a livello nazionale, sono stati quasi 40.000 e milioni sono stati i cittadini coinvolti da questa scelta. Per il 2007 i numeri sono in crescita ma fino al 4 aprile gli elenchi definitivi non saranno pronti.
Ma quante sono state gli organismi del terzo settore che in toscana hanno prsentato la domanda per beneficiare del 5 per mille nel 2006? L’anno scorso gli enti ammessi alla destinazione della quota del 5 per mille sono stati ben 1253 in tutta la Regione Toscana.
Compilando una classifica per vedere qual’è stato il capoluogo di provincia con il maggior numero di enti ammessi, balza agli occhi che anche in questo caso Firenze la fa da padrone con ben 417 associazioni su 776 presenti sul territorio, secondo i dati forniti dal Cnv nazionale (maggio 2006). In seconda posizione troviamo Prato con 148, seguita da Pisa con 97, Massa Carrara con 96. fanalini di coda sono, invece, Arezzo e Grosseto con 65 Associazioni. Dati importanti se considerato, sempre secondo i dati del Cnv nazionale, che nella nostra regione il numero di organizzazioni di volontariato censite si aggira intorno alle 3500 unità divise in vari settori operativi.
Una delle novità della legge finanziaria del 2007 è stata la reintroduzione del 5 per mille per diversi soggetti tra cui figurano anche le organizzazioni di volontariato iscritte negli albi regionali. Rispetto all’anno scorso sono cambiate però le modalità di presentazione della domanda e soprattutto sono state identificate tre tipologie che potranno beneficiare del 5 per mille: Onlus, associazioni di promozione sociale e associazioni riconosciute; gli enti di ricerca scientifica e dell’Università; gli enti della ricerca sanitaria. Per ogni tipologia sarà predisposto uno specifico elenco compilato, nel caso delle Onlus e soggetti affini dalla stessa Agenzia delle Entrate, per le altre due categorie dai dicasteri competenti, vale a dire dal Ministero dell’Università e ricerca e dal Ministero della Salute che poi in un secondo momento provvederanno a inviare gli elenchi all’Agenzia delle Entrate.
Quest’anno la data di scadenza era stata posticipata al 30 marzo, anche perché l’anno scorso molti sono stati gli enti e gli organismi che si sono lamentati della ristrettezza dei tempi. Secondo gli addetti ai lavori questa iniziativa è buona visto anche i risultati dell’anno passato, ma ci sarebbe bisogno di lubrificare ed snellire le procedure che sono eccessivamente burocratiche.
(dal n. 14 dell’8 aprile 2007)