Sarà il vescovo, monsignor Franco Agostinelli, a presiedere la solenne concelebrazione eucaristica di giovedì 4 febbraio alle 17,30 nella basilica di San Vincenzo Ferreri, e momento culminante della festa liturgica di Santa Caterina de’ Ricci, compatrona della città e della diocesi di Prato. Le annuali festività in onore della Santa dureranno cinque giorni.Quest’anno la ricorrenza riveste un particolare significato perché coincide con la conclusione dell’anno della vita consacrata indetto da Papa Francesco. La comunità monastica di San Vincenzo Ferreri ha vissuto intensamente quest’anno approfondendo le lettere apostoliche del Papa. «Il pontefice ci chiede di essere portatrici di speranza e di gioia – sottolinea la priora, suor Anna Ferro – e noi cercheremo di vivere in pieno le sue indicazioni».Oggi nello storico convento pratese risiedono otto suore domenicane. Due sono originarie della provincia di Lecce, tre di quella di Campobasso, una di Potenza e una di Sorrento. L’unica pratese, di Montemurlo, è suor Anna Elena Prati che con i suoi 93 anni è la veterana del gruppo.Sempre il 2 febbraio, alle 17,30, le monache riprenderanno l’antica tradizione di affidare alla protezione di Santa Caterina i neonati e i bambini con una particolare benedizione. I piccoli verranno iscritti in un apposito registro, come avvenne per la prima volta nel 1946.Quest’anno ricorrono inoltre gli 800 anni di approvazione dell’Ordine domenicano da parte di Papa Onorio III. Papa Francesco ha concesso l’indulgenza plenaria ai fedeli che parteciperanno alle celebrazioni giubilari in una chiesa o in una cappella della Famiglia domenica, come la basilica di San Vincenzo Ferreri e Santa Caterina de’ Ricci.Ecco il calendario con le messe.Si parte domenica 31 gennaio alle 17,30: celebra don Luca Rosati, partecipa la corale don Raffaello Giunti di Galciana. Ogni giorno, fino al 4 febbraio, verranno celebrate tre messe: alle 8, alle 10,30 e alle 17,30. Il rettore della basilica, don Paolo Baldanzi, celebrerà lunedì 1 febbraio alle 8. Tra gli altri celebreranno anche il domenicano Antonio Cocolicchio (martedì 2 alle 17,30) e il vicario generale, monsignor Nedo Mannucci (mercoledì 3 sempre alle 17,30). Tutte le liturgie saranno animate dalle suore domenicane del monastero.Nel giorno della festa, giovedì 4 febbraio, i membri del Serra international Italia del club di Prato, come da tradizione, offriranno l’olio per la lampada che arde ogni giorno davanti all’urna che conserva il corpo incorrotto della Santa. I serrani, con questo gesto, vogliono invocare Caterina, perché interceda per il bene di tutti e in particolare per la città di Prato, con una speciale intenzione per le vocazioni sacerdotali e alla vita consacrata.