Giubileo sacerdotale per il Vescovo Simoni. Per capodanno, solennità di Maria Madre di Dio, festeggerà infatti il 50esimo dell’ordinazione presbiterale, avvenuta il 1° gennaio 1960 per le mani dell’allora vescovo di Fiesole mons. Antonio Bagnoli, nella cattedrale della città del colle lunato.Una data insolita, quella del capodanno, per le ordinazioni presbiterali, ma certo non meno significativa di altre. Anzi, ha lasciato anch’essa un segno nella devozione mariana del Vescovo riassunta nel motto episcopale «Secundum verbum tuum». Ma, proprio per essere una data particolare, dedicata generalmente ai festeggiamenti per il nuovo anno tra viaggi fuori Prato e ritrovi familiari, vedrà soltanto la prima delle celebrazioni giubilari. Alle 19, orario ormai tradizionale, mons. Simoni celebrerà in duomo la messa nella solennità mariana e per la Giornata mondiale della Pace. La comunità diocesana tutta festeggerà invece le «nozze d’oro» sacerdotali del Vescovo in una data che sarà presto comunicata. Nel frattempo ci saranno due altre occasioni particolarmente significative di preghiera e di rendimento di grazie: l’Epifania, 18° anniversario dell’ordinazione episcopale, e il giovedì santo, nella messa crismale, quando tutti i sacerdoti sono chiamati a rinnovare le promesse sacerdotali.Nato a Castelfranco di Sopra, provincia di Arezzo, il 9 aprile 1937, nell’ottobre del 1946 Simoni entra nel Piccolo Seminario diocesano di Strada in Casentino e nell’autunno 1949 passa nel Seminario di Fiesole, dove rimane fino al termine del corso teologico. A soli 23 anni viene ordinato sacerdote nella cattedrale di San Romolo.Ora, nelle diverse occasioni del giubileo sacerdote e in particolare nella domenica che presto sarà individuata, la comunità diocesana ma anche la città di Prato si stringeranno attorno a mons. Simoni. Quella città verso cui ha rinnovato amore e passione da ultimo con il messaggio pubblicato nel numero scorso del nostro settimanale. In questa riflessione su Prato e le sue dinamiche sociali, da segnalare, tra l’altro, una lettera del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia – Massoneria Italiana – Gustavo Raffi, che critica il Vescovo per le sue affermazioni sui poteri forti a Prato contenute nella recente intervista al mensile Jesus. Mons. Simoni aveva tra l’altro affermato: «Sono convinto che le persone valgano più delle etichette e anche di certe appartenenze. Però non si può tacere sul fatto che in città esistono certi poteri. Bisogna parlarne apertamente».Un magistero appassionato e coraggioso. Anche per questo rinnoviamo, dalle pagine del nostro settimanale, in occasione del Natale, della festa patronale di S. Stefano e del 50° di sacerdozio, l’affetto e gli auguri più filiali al nostro Vescovo.