Prato

Cinesi cattolici italiani, 400 testimoni per le vie di Prato

di Damiano Fedelidi Damiano FedeliI cinesi cattolici che vivono in Italia si danno appuntamento a Prato. Il 5-6 maggio saranno circa quattrocento da ogni parte del Paese – e principalmente da Roma, Milano, Napoli, Rimini, Treviso, Padova e Firenze – a venire in città dove si incontreranno con buona parte dei 150 cinesi cattolici pratesi e con l’Arcivescovo cinese mons. Savio Hon Tai Fai, segretario di Propaganda Fide, la Congragazione per l’evangelizzazione dei popoli, e con il Vescovo Simoni. Sarà un evento (con il patrocinio della Provincia) di portata nazionale: se si considera che sono solo un migliaio i cinesi cattolici in Italia,  si può dire che quasi la metà sarà in città per questo evento di testimonianza e di fede. Ci saranno preti, seminaristi e suore, ma anche tanti fedeli.«Cinque anni fa il Papa indisse la grande preghiera per la Cina. E da allora ogni anno è stato fatto in una città italiana questo incontro dei cinesi cattolici: prima a Roma, poi a Napoli, Macerata, Rimini. Quest’anno a Prato», sottolinea mons. Santino Brunetti, vicario episcopale per gli immigrati. «La nostra città ha un valore altamente simbolico per l’alta concentrazione di cinesi, ovviamente. La Cina rappresenta una delle più grosse sfide per la Chiesa cattolica nel mondo moderno. È una Chiesa martire, che soffre la persecuzione. Eppure rappresenta anche una Chiesa feconda: lo scorso anno a Pasqua sono stati 3mila i battezzati solo a Hong Kong.: c’è bisogno di più libertà per loro».La parrocchia dell’Ascensione al Pino sarà il punto centrale dell’incontro dei cinesi cattolici italiani. Si comincia nel pomeriggio, e subito con un momento forte di testimonianza: un’uscita per le strade di China town. «Sarà un momento di testimonianza e annuncio della fede nelle strade a maggiore presenza di cinesi, via Filzi, via Pistoiese», spiega don Francesco Saverio Wang, il sacerdote cinese cappellano della comunità orientale di Prato. Ma non solo. Ci saranno, infatti, anche medici o avvocati cinesi, per distribuire consulenze gratuite.  «Dimostreremo come la Chiesa è una presenza attiva in un tessuto urbano, come si vive anche l’aspetto umano delle persone», sottolinea ancora don Santino Brunetti.Sabato 5 maggio alle 18 ci sarà la messa all’Ascensione, presieduta dall’arcivescovo cinese Savio Hon Tai Fai, con il sacramento del battesimo che verrà amministrato ad alcuni cinesi di Prato. Dopo la messa, la cena e la festa, aperta a tutti.Il giorno successivo, domenica 6, alle 10, in cattedrale, i cinesi cattolici italiani avranno la possibilità di assistere a un’ostensione straordinaria della Cintola, presieduta dal Vescovo Simoni insieme a Hon Tai Fai, nella cappella del Sacro Cingolo. Alle 10,30 la solenne concelebrazione con i due vescovi in Duomo e al termine la processione «con l’immagine della Madonna ausiliatrice, in versione cinese, portata dalla comunità di Roma», spiega don Santino.La processione partirà da piazza duomo per snodarsi in via San Michele, via Convenevole, via del Seminario, via Luti, via Filzi, via Damiano Chiesa, via Pistoiese, via Orti del Pero, via Galcianese e si concluderà alla chiesa dell’Ascensione al Pino.«Ringrazio la Diocesi per questa opportunità. Daremo una testimonianza ai cinesi non cristiani di Prato anche per aiutare o sferzare la fede dei non credenti», sottolinea don Wang. A Prato la comuntià cinese è composta di circa 150 fedeli. Qualche mese fa, proprio il nostro settimanale sottolineò le difficoltà dei fedeli cinesi con i datori di lavoro, minacciati anche di licenziamento qualora frequentassero messa e attività della comunità. «Non è cambiato molto: è una situazione che resta difficile», conclude don Wang.(dal numero 16 del 29 aprile 2012)