Sarebbero diverse migliaia le vittime del terremoto di magnitudo 7,8 che ha colpito oggi l’ovest della Cina. Lo riferisce l’agenzia cinese Xinhua citando fonti della protezione civile, secondo cui l’epicentro del sisma è stato individuato nel distretto di Wenchuan, a un centinaio di chilometri da Chengdu, capoluogo della provincia dello Sichhuan, ma ha colpito anche le provincie di Gansu (almeno 12 morti e 14 feriti), dello Yunnan e di Chongqing, dove due edifici scolastici sarebbero crollati intrappolando sotto le macerie circa 900 studenti. Il terremoto sarebbe stato avvertito fino a Pechino (che ha fatto registrare anche una seconda scossa molto più lieve), dove numerosi grattacieli sono stati evacuati, ma non sarebbero stati rilevati danni alle persone o alle strutture. Il primo ministro Wen Jiabao ha definito un disastro il sisma invitando la popolazione a mantenere calma, fiducia, coraggio e (avere) un’organizzazione forte”. Jiabao ha detto che le autorità centrali hanno già preso contatto con le amministrazioni locali per coordinare i soccorsi e le squadre di volontari. Il bilancio del sisma, secondo le autorità di Pechino, infatti, potrebbe essere destinato ad aggravarsi ulteriormente, man mano che le squadre di soccorso riusciranno a raggiungere le zone terremotate, molte delle quali rimaste isolate. La scossa – il più forte terremoto che abbia colpito la provincia del Sichuan negli ultimi 30 anni – sarebbe stata avvertita fino a Taipei, in Taiwan, Hanoi, in Vietnam e Bangkok, Tailandia.Misna
