Mondo
Cile: sussidio liturgico dell’arcidiocesi di Santiago per “unire le comunità” nel 50° anniversario del colpo di Stato
L'obiettivo è affrontare le ferite che ancora persistono nella società cilena a causa della violenza politica e delle gravi violazioni dei diritti umani, e di promuovere un cammino verso la riconciliazione e la pace.
In occasione del 50° anniversario del colpo di Stato militare in Cile, l’arcidiocesi di Santiago ha elaborato un sussidio liturgico, con l’obiettivo di unire la comunità nella preghiera e nella riflessione durante le quattro domeniche di settembre.
Questo sussidio – spiegano dalla diocesi – cerca di affrontare le ferite che ancora persistono nella società cilena a causa della violenza politica e delle gravi violazioni dei diritti umani, e di promuovere un cammino verso la riconciliazione, la pace e una convivenza più fraterna. In ogni liturgia, il sussidio affronta aspetti specifici legati alla riconciliazione, alla guarigione della nazione e alla costruzione di una società più giusta e pacifica. Attraverso letture, riflessioni e preghiere appositamente selezionate, si cerca di promuovere uno spazio di riflessione sugli eventi del passato e su come questi possano plasmare il futuro del Paese.
Mons. Carlos Godoy, vescovo ausiliare di Santiago, ha sottolineato l’importanza di questo aiuto liturgico come richiamo all’unità e all’impegno per la pace. “In questo tempo di commemorazione, la Chiesa cerca di mettere Gesù Cristo al centro, come luce di speranza, dove tutti possiamo riunirci per pregare per la riconciliazione e la guarigione delle ferite della nostra patria”.