Tubature saltate e acqua contaminata. In Myanmar, mentre continua a crescere il numero delle vittime del ciclone Nargis, l’emergenza più grave sembra proprio quella idrica che comporta un alto rischio di epidemie. Lo denuncia oggi in una nota ufficiale la Caritas italiana, in costante contatto con la Caritas locale (Karuna), che sta già portando i primi aiuti nelle diocesi di Yangon, Pyay, Mawlamyine e Pathein. Gli interventi riguardano per ora la distribuzione di beni di prima necessità – soprattutto acqua potabile, alimenti e farmaci – l’accoglienza e l’assistenza degli sfollati nelle chiese, nelle strutture parrocchiali e degli altri organismi con cui era già avviata una collaborazione in vari ambiti in favore della popolazione locale. Rinnovando la vicinanza alla popolazione colpita, Caritas Italiana, per l’emergenza ciclone ha già messo a disposizione un primo contributo di 50.000 euro per le esigenze immediate e confida in un’ampia risposta di solidarietà, perché, come auspicato dal Santo Padre, gli aiuti possano essere generosi ed efficaci.Sir