Sport

CICLISMO: MONDIALI 2013, 4 CITTÀ TOSCANE PER CANDIDATURA UNICA

(ASCA) – Firenze, Montecatini Terme, Pistoia e Lucca. Per la prima volta nella storia quattro città presentano una candidatura unica per ospitare uno degli eventi più importanti nel panorama sportivo mondiale: i Mondiali di Ciclismo del 2013. I quattro comuni toscani il prossimo 29 settembre a Melbourne, contederanno a Ponferrada (Spagna) e a Gits (Belgio), l’assegnazione dell’evento. La candidatura è stata presentata questa mattina a Roma, presso la sede del Coni, tra gli altri, dal presidente del Coni, Gianni PetrucciRenato Di RoccoMatteo Renzi; dal presidente del Comitato di Candidatura, Claudio RossiDario Nardella e dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio. Questa, ha detto il ministro, “é una manifestazione che servirà a promuovere il ciclismo nel nostro Paese, uno sport ‘morbido’ che pratico anche io perché è uno sport che si può praticare a tutte le età“. Fazio ha poi parlato del tracciato Lucca-Firenze designato per i mondiali: “É una zona perfetta, non solo dal punto di vista del percorso, ma anche culturale ed economico”.Il presidente del Coni ha ringraziato il ministro per esser intervenuto alla presentazione sottolineando che “dove c’é salute c’é sport e dove c’é sport c’é salute” rivolgendosi poi alle città in gara ha aggiunto: “Il Coni è al vostro fianco: vogliamo vincere”. Il presidente della Federciclismo Di Rocco ha infine sottolineato che “il ciclismo, il nostro ciclismo, è per tutti e di tutti. Sostenere, appoggiare, credere profondamente che Firenze, insieme a Lucca, Montecatini Terme e Pistoia, siano la culla adatta ad ospitare la rassegna iridata nel 2013 vuol dire consegnare al nostro paese non solo un evento di indubbio richiamo popolare e mediatico, ma anche un sentimento legato alla profonda tradizione ciclistica che caratterizza la terra di Toscana”. Il mio augurio di un pieno successo, ha concluso, “é per tutti: al comitato organizzatore e ai comuni interessati al progetto Firenze 2013 con lo scopo anche di evidenziare ed amalgamare le bellezze del territorio alle fatiche del ciclismo; alle autorità governative che ci favoriscono; alla gente comune che, appassionata delle due ruote, vuole vivere sempre di più il ciclismo”.