Toscana

CIAD, DAI VESCOVI APPELLO AL «CESSATE IL FUOCO» E AL RINVIO DELLE ELEZIONI

Un appello al dialogo nel nome “dell’interesse generale” del paese è stato lanciato dalla Conferenza episcopale ciadiana a governo e ribelli. In una nota, di cui la MISNA ha ottenuto copia, firmata da tutti i vescovi, i presuli ciadiani chiedono un “cessate il fuoco” dei ribelli a cui dovrebbe corrispondere “una sospensione del calendario elettorale” da parte governativa. “La pace non ha prezzo – proseguono i vescovi – per questo chiediamo a tutti di utilizzare ogni risorsa a disposizione per evitare al popolo ciadiano la catastrofe nazionale verso la quale rischia di precipitare il paese”. “La situazione del paese è estremamente grave. Dobbiamo constatare con dolore che la situazione politica, contrassegnata dalla rottura del dialogo nazionale, si è considerevolmente degradata negli ultimi tempi a causa di vari elementi” prosegue la nota. Tra le cause di questo degrado, i vescovi evidenziano “la proroga dei mandati presidenziali attraverso le modifiche alla Costituzione”, “i cambiamenti apportati alla legge sul petrolio”, “la volontà di andare alle elezioni presidenziali malgrado le proteste dell’opposizione politica e della società civile” e “l’assenza di dialogo”.

“In conseguenza di tutti questi fattori –scrivono i vescovi in una dichiarazioni che loro stessi definiscono “delicata” – abbiamo assistito a ondate di diserzioni dall’esercito che hanno trasformato i movimenti politici in movimenti militari e hanno contribuito a rinforzare le ribellioni già esistenti”. “Questa politicizzazione di una parte delle forze di sicurezza ha reso ancora più complicata la ricerca di un dialogo nazionale”, che per i vescovi è l’unica via d’uscita alla crisi in corso. “È in gioco il bene superiore della nazione, che esige che tutti si siedano intorno a un tavolo per negoziare” conclude la Conferenza episcopale ciadiana.Misna