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CHIUSO VERTICE AFRICA AUSTRALE, NASCE AREA DI LIBERO SCAMBIO

Lo storico lancio di un’area di libero commercio, la riammissione nell’organismo delle Seychelles, una serie di misure per assicurare l’approvvigionamento alimentare dei paesi della regione e la firma di cinque strumenti legali (incluso un protocollo sull’uguaglianza di genere) per rinforzare l’integrazione regionale: questi i principali risultati del XXVIII vertice della Comunità di sviluppo dei paesi dell’Africa australe (Sadc), riuniti nel fine settimana in Sudafrica. Nella dichiarazione finale approvata dai capi di stato e di governo presenti al vertice si sottolinea come la regione sia riuscita a consolidare negli ultimi anni la pace e la democrazia e a garantire un tasso di sviluppo e crescita economica tra i più alti del continente. Proprio per dare maggior impulso alla crescita, quindi, i paesi membri della Sadc hanno ufficialmente lanciato la Free trade area (Fta), l’area di libero scambio che da oggi prevede l’esenzione totale da dazi per le merci dei paesi aderenti all’organismo. L’area precede, almeno nei piani della Sadc, la creazione di una piena unione doganale (da realizzare entro il 2010), di un mercato comune (entro il 2015) e la nascita di una moneta unica per l’Africa australe da coniare entro il 2016. “Siamo riusciti a raggiungere una straordinaria pietra miliare nel nostro programma di integrazione” ha detto il presidente sudafricano e presidente di turno della Sadc, Thabo Mbeki, chiudendo il vertice riferendosi proprio all’area di libero commercio. Nel suo discorso, Mbeki ha comunque evidenziato come sia ancora molto il lavoro da fare per arrivare a una vera e piena integrazione della regione, invitando tutti i paesi a impegnarsi per raggiungere l’obiettivo prefissato nei tempi previsti. Durante il vertice si è poi approvata la riammissione delle Seychelles nell’organismo regionale, dal quale l’arcipelago nell’Oceano Indiano era stato escluso per il mancato versamento delle quote dovute. Ottimismo è stato espresso anche per la soluzione di alcune crisi politiche in corso in paesi dalla regione, a cominciare da quella dello Zimbabwe, passando per la disputa elettorale in Lesotho, a quella costituzionale del Malawi e alle turbolenze politiche della Repubblica democratica del Congo