Pisa

CHIESA PISANA A CONVEGNO Sabato 14 ottobre in Cattedrale l’assise diocesana

Venti anni fa Alessandro Plotti faceva il suo ingresso nella nostra diocesi. Il suo servizio al nostro popolo ha lasciato il segno.Il ministero del vescovo sarà il tema centrale del prossimo convegno ecclesiale diocesano, convocato per sabato 14 ottobre in Cattedrale (con inizio alle ore 15.30). Titolo scelto per l’assise, «Uniti al vescovo per una Chiesa missionaria». In questa occasione Plotti presenterà gli orientamenti pastorali, quest’anno dedicati alla «responsabilità battesimale del cristiano adulto». Seguirà un intervento di taglio teologico pastorale di Bruno Forte, teologo e sacerdote apprezzatissimo, arcivescovo di Chieti-Vasto.L’evento sarà anticipato da alcuni incontri zonali. Segreterie pastorali di vicariato e consiglio pastorale diocesano si ritroveranno sabato 30 settembre (ore 15.30, auditorium Toniolo di piazza Arcivescovado). Tra il 2 e l’11 ottobre ogni vicariato organizzerà uno o più incontri locali per lanciare e preparare il convegno. In questo appuntamento ogni vicariato sarà chiamato ad assumere un impegno. Un impegno da presentare sinteticamente proprio in occasione del convegno ecclesiale.«Il convegno – commenta il vicario generale Antonio Cecconi – fu pensato nella due giorni di verifica e di programmazione del giugno scorso. Con questo vogliamo offrire all’intera comunità diocesana un’occasione per collegare la celebrazione dei venticinque anni di episcopato e dei venti di servizio pastorale di monsignor Alessandro Plotti a Pisa al cammino della nostra Chiesa, ponendo la riflessione sul ministero del vescovo come tema centrale per l’inizio del nuovo anno pastorale».L’occasione del convegno servirà anche a rilanciare il settimanale diocesano (la giornata di «Toscana Oggi» è fissata per domenica 8 ottobre, ndr) e caldeggiarne la fidelizzazione specie tra i catechisti che ormai da un anno possono usufruire di una pagina a loro dedicata: «Dossier catechisti», appunto. di Antonio CecconiInizia l’anno pastorale. Le diocesi italiane si preparano al convegno ecclesiale di Verona nel segno della speranza di cui i credenti sono debitori al mondo. È tempo di un rinnovato impulso missionario, per arrivare con la luce del Vangelo a tante «zone d’ombra» della vita sociale e delle coscienze individuali. Per rendere ragione della speranza che è in noi occorre radicarci in profondità nella Parola di salvezza e annunciarla con franchezza ed entusiasmo, sotto la guida dei pastori a cui la provvidenza ci ha affidato.La Chiesa pisana, che ha ricordato con due solenni celebrazioni i venticinque anni di episcopato e i venti di servizio in diocesi di monsignor Alessandro Plotti, si dà un nuovo appuntamento per alimentare il comune sentire ecclesiale e farlo convergere verso tematiche pastorali «forti». Intorno all’arcivescovo, accogliendone il magistero attraverso la consegna dei nuovi orientamenti pastorali, l’unità diventa principio della missione, punto di partenza dell’evangelizzazione, scelta di cammini affinché la Parola si diffonda, converta, rinnovi, riunisca, salvi.Un filo conduttore collega le linee-guida del nuovo anno pastorale a quelle del precedente: allora, a completamento di un percorso triennale incentrato sull’Eucaristia, si insisteva sulle vocazioni laicali per valorizzare al meglio l’apporto dei fedeli laici alla costruzione della comunità cristiana. Di qui la proposta del passaggio (culturale prima che operativo) dalla collaborazione alla corresponsabilità, l’esigenza di un più consistente e continuativo coinvolgimento dei laici nei servizi ecclesiali, l’accentuazione della responsabilità storica dei credenti per la testimonianza nel mondo, la presenza culturale, l’operosità sociale e civile.La proposta di quest’anno è una sorta di «risalita» alla sorgente, di riscoperta dei motivi profondi dello stare insieme per «fare Chiesa»: la consapevolezza e la responsabilità battesimale del cristiano adulto, vissuta – in via ordinaria – nella dimensione comunitaria della parrocchia, famiglia di battezzati. «Battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo» afferma l’apostolo Paolo: il messaggio rivolto allora alla comunità di Corinto, vale oggi per la Chiesa di Pisa e per ciascuna delle nostre parrocchie.In questi ultimi anni, accanto alle proposte contenutistiche affidate agli orientamenti pastorali, la nostra Chiesa cerca di darsi forme strutturali capaci di armonizzare le dinamiche comunitarie e i numerosi impegni, servizi e carismi di molti membri del popolo di Dio. L’obiettivo non è una sorta di «riorganizzazione aziendale», ma la valorizzazione di ogni energia disponibile nella prospettiva di una rinnovata evangelizzazione. La nuova conformazione territoriale dei vicariati, il rilancio in ciascuno di essi dei consigli pastorali e la costituzione delle segreterie pastorali sono al servizio di una comunione ecclesiale non statica, ma proiettata verso l’assunzione del «volto missionario della parrocchia» che i vescovi italiani hanno indicato come stile di presenza e di azione pastorale dentro i cambiamenti, la crisi e le attese della società italiana.Sabato 14 ottobre siamo chiamati a convenire in Cattedrale per fare sintesi di questi diversi motivi, uniti al nostro arcivescovo che ci consegnerà ufficialmente gli orientamenti per il 2006/07 e illuminati da un altro vescovo, che è anche un teologo di prima grandezza, monsignor Bruno Forte, il quale proporrà una riflessione di taglio teologico/pastorale.Ogni comunità parrocchiale, in particolare tutti quei cristiani adulti che vivono il loro battesimo come fonte di impegno nella Chiesa e di testimonianza nel mondo, potrà ripartire da questo appuntamento con un viatico di idee e di progetti, da accogliere nel segno della comunione e da spendere sulle frontiere della missione.