Un segno di solidarietà e di fiducia offerto a tutta la nazione. È il commento a caldo di mons. Agostino Superbo, arcivescovo di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo e vicepresidente della Cei per il Sud, al documento Per un Paese solidale. Chiesa italiana e Mezzogiorno, diffuso oggi dalla Cei (testo integrale). Il nuovo documento sul Mezzogiorno spiega mons. Superbo giunge da tutti i vescovi italiani, come già nel 1989, con l’altro testo Sviluppo nella solidarietà. Chiesa italiana e Mezzogiorno. L’arcivescovo ricorda che è nello stile del Vangelo partire dalle debolezze e dalle fragilità per donare, anche a chi si sente forte, l’incredibile ricchezza della speranza. Nel documento, aggiunge, non manca lo stile realistico dell’analisi delle povertà, mentre si constatano aspetti di validità del cammino percorso dal 1989 ad oggi. Tutto è un segno di amore per la propria terra, anche il riconoscere la piaga profonda della criminalità, che crea, ancora, lutti e sofferenze alla gente del Sud. I vescovi italiani, prosegue mons. Superbo, riaffermando la scelta della condivisione fraterna, riconoscono l’impegno di promozione umana manifestato dalla parte migliore della Chiesa nel Sud che, come si legge nel documento, si è presentata come testimone credibile della verità e luogo sicuro dove educare alla speranza per una convivenza civile più giusta e serena. I molteplici frutti del lavoro umile e silenzioso delle Chiese del Sud, illuminato dai coraggiosi testimoni che hanno donato la loro vita per l’annuncio del Vangelo, vanno dalla vitalità del laicato alla fecondità di vocazioni alla vita consacrata e al ministero ordinato, ricorda mons. Superbo. Questi frutti dice l’arcivescovo vengono presentati a tutta l’Italia, affinché possano essere un vero punto di forza nella creazione di un rinnovamento, che appare urgente, ma che sarà autentico solo se sarà basato, come affermato più volte dal Papa, sulla trasformazione delle coscienze’ e andrà decisamente nella direzione del riconoscimento effettivo dei valori, che rendono dignitosa la vita dell’uomo. L’invito finale del documento al coraggio della speranza, spiega ancora mons. Superbo, presenta le caratteristiche della concretezza e della solidità: si fonda, infatti, sulla fiducia nell’opera del Signore, incessante ed inesauribile, ed è proposto all’interno di un grande progetto educativo, pensato ed attuato per dare risposta alle grandi sfide culturali del nostro tempo. In questo modo, conclude, viene tracciato un itinerario di crescita per una nuova generazione di cristiani’, pronti a porre competenza, creatività e coraggio al servizio di un’Italia solidale, in cui l’attenzione efficace e privilegiata ai poveri determinerà la realizzazione della giustizia per tutti.Sir