Vita Chiesa
CHIESA E INTERNET, CONVEGNO CEI; POMPILI: RIFARE IL PUNTO SULLE NUOVE TECNOLOGIE
È giusto continuare a contrapporre il virtuale al reale? E, d’altra parte, in che modo le due esperienze, obiettivamente diverse, possono integrarsi?. Questo il primo interrogativo, cui don Domenico Pompili si augura che il convegno Chiesa in rete 2.0 possa aiutare alla riflessione e a dipanare qualche matassa. Non vi è dubbio ha detto Pompili introducendo questa mattina i lavori dell’incontro che ci siano in giro difensori entusiasti del virtuale che tendono a minimizzare il suo impatto, così come vi sono ostinati detrattori del virtuale che vorrebbero descriverlo necessariamente come antitesi all’umano. Un secondo interrogativo riguarda il nuovo individualismo che cresce: In che modo questo individualismo interconnesso ridisegna il territorio umano e, dunque, la dinamica relazionale?. Infine, un’ultima domanda e qui mi spingo dichiaratamente dentro il contesto ecclesiale è quella che si muove tra identità e linguaggi: In che modo è possibile avere in Rete una fisionomia riconoscibile senza per questo assumere linguaggi scontati o peggio indecifrabili? Non vi è dubbio ha spiegato Pompili che è cresciuto il rapporto con la Rete, ma la domanda resta: come dobbiamo essere noi stessi, fino in fondo, senza per questo assumere uno stile linguistico desueto, quando non tautologico, cioè ripetitivo?. (Sir)