Toscana

Chi ha vinto e chi ha perso in attesa dei ballottaggi

di Simone PitossiChi ha vinto e chi ha perso alle elezioni amministrative del del 15 e 16 maggio? Trentatré comuni e una provincia sono stati impegnati nel voto locale. Forse, per dare un giudizio definitivo, sarebbe necessario aspettare i tre ballottaggi che si terranno questo 29 e 30 maggio a Grosseto, Montevarchi e Sansepolcro. Ma probabilmente, qualcosa si può già dire. Prendendo in esame soprattutto la «fotografia» (vedi grafico) che aggrega i risultati dei sette comuni toscani con più di 15 mila abitanti (e quindi i più grandi) in cui i cittadini sono stati chiamati ad eleggere sindaco e consiglio comunale: ovvero Arezzo, Grosseto, Siena, Figline Valdarno, Montevarchi, Sansepolcro e Cascina. Difficile è invece valutare e confrontare cosa è successo negli altri comuni più piccoli dove, spesso, sono le circostanze locali e le tante liste civiche a determinare la vittoria o la sconfitta.

 

I voti delle ultime comunali, raggruppati per partiti ed aree politiche, sono stati messi a confronto con quelli delle regionali del 2010. Confrontarli con le elezioni del 2006 sarebbe difficile: Pd e Pdl, i maggiori partiti, allora ancora dovevano vedere la luce. Il paragone con le ultime elezioni rende più omogeneo il giudizio soprattutto a livello di liste.

E allora quali le conclusioni? Perde voti l’Italia dei Valori (–5,57%) che si ferma al 3,71% e riprende fiato l’area della sinistra – forse proprio a scapito dell’Idv – che tra liste civiche, Sel, Rifondazione e Comunisti italiani (ma c’è anche una lista Idv-Sel) guadagna il 3,25 e raccoglie il 10,97% dei consensi.Conferma sostanzialmente i propri consensi il Pd. Perde il 4,45% nelle liste con il proprio simbolo ma guadagna il 3,94 con le liste civiche di centrosinistra legate ai candidati sindaci: alla fine il saldo complessivo rispetto alle regionali dell’anno scorso è –0,52, ma allora i socialisti correvano all’interno delle liste del partito democratico. Buono il risultato di Psi e riformisti, con il 5,22%. Il Pd, assieme alle liste civiche, nei sette comuni presi in esame raccoglie complessivamente il 39,38%. Insieme a socialisti e riformisti raggiungono complessivamente il 44,6%, contro il 39,89% dell’anno scorso.

Il terzo polo (Udc-Fli-Api) si ferma al 5,71%. Con risultati diversificati, perché in alcuni comuni si presentavano insieme, in altri divisi.

Perdono il 10,27% Pdl, Lega Nord, La Destra e liste civiche di quell’area, ma a causare il crollo è stata soprattutto l’astensione diffusa e concentrata in quella parte di elettorato. Il centrodestra, nei sette comuni analizzati, ha pesato nelle urne per il 27,42%.Ecco poi la vera sorpresa delle ultime consultazioni. Il movimento «5 stelle» di Grillo ha raccolto il 3,69% che gli ha portato almeno 4 consiglieri comunali (2 ad Arezzo, 1 a Figline, 1 a Grosseto) che potrebbero diventare 5 dopo il ballottaggio nel capoluogo maremmano.

Infine, c’è il 3,91% liste civiche non apparentabili con alcuna altra famiglia.

I ballottaggiGli elettori di tre comuni toscani – Grosseto, Montevarchi e Sansepolcro – dovranno tornare alle urne in questo fine settimana (29 e 30 maggio) per decidere chi tra gli ultimi duellanti sarà il sindaco per i prossimi cinque anni. Al momento nessun apparantamento è stato ufficializzato.

A Grosseto si torna al ballottaggio dopo 15 anni. Da una parte il sindaco uscente Emilio Bonifazi che si presenta ai nastri di partenza con il 45,83%, meno del 48,76% ottenuto dalle liste collegate. Tra queste – grande novità – c’è l’Udc che ha ottenuto quasi il 5%. Non c’è invece la sinistra di Sel e Rifondazione comunista (con il quale Bonifazi ha governato nei cinque anni precedenti) che ha presentato, al primo turno, un proprio candidato che ha superato l’8%. Bonifazi ha già detto che non farà apparentamenti. E allora molto dipenderà da come si regoleranno gli elettori di sinistra, per capire se Mario Lolini, candidato del Pdl, avrà la chance di governare Grosseto partendo dal 35,41% (molto di più del 33,29 ottenuto dalle liste collegate). E anche da cosa faranno i «grillini» del «Movimento 5 stelle» che hanno ottenuto un lusinghiero 5,16%. Il candidato sindaco e prossimo consigliere comunale ha detto che «andrà al mare».

Quella di Montevarchi sarà una competizione tutta a sinistra. Da una parte Francesco Maria Grasso, candidato del Pd-Idv e altre liste di sinistra, che parte dal 40,47% ottenuto al primo turno. Dall’altra Vincenzo Caciulli – sostenuto da una lista di democratici «delusi», dai vendoliani di Sel e da Rifondazione comunista – che deve recuperare partendo dal 24,9%. Fuori dal ballottaggio le due liste di centrodestra: quella capitanata da Luciano Bucci (civica più Lega Nord, 16%) è stata accreditata di qualche «contatto» con Caciulli in vista del ballottaggio. Contatti smentiti dai due diretti interessati.

Infine c’è Sansepolcro dove è stata sfiorata una situazione simile a quella di Montevarchi. Qui a sfidarsi saranno Daniela Frullani (candidato Pd, Psi e lista civica) e Fabrizio Innocenti (Pdl, Udc, Lega, Fli e lista civica). C’è mancato poco che ad arrivare al ballottaggio fosse l’ex sindaco di Anghiari Danilo Bianchi – sostenuto da una lista di democratici «delusi» e da tutta l’ala sinistra (Sel, Idv, Prc, Pdci) – che si è fermato al 28%. Frullani partirà dal 32,9% e Innocenti dal 32,33%.

Elezioni, Toscana senza grandi sorprese