Lucca
Cgil, Cisl e Uil affiancano la Diocesi di Lucca nel progetto “Ri-Uscire” contro la povertà
Nella mattinata di oggi, mercoledì 26 gennaio 2022, presso il Palazzo Arcivescovile di Lucca, Rossano Rossi, segretario provinciale della Cgil di Lucca, Massimo Bani, segretario generale Cisl Toscana Nord e Antonio Malacarne, in rappresentanza della Uil di Lucca, si sono incontrati con don Simone Giuli, vicedirettore della Caritas diocesana, Ida Battaglini volontaria Caritas, Raffaele Berardi, vicepresidente dell’associazione Fondovivere della Versilia e altri operatori Caritas per concordare modalità di collaborazione relative al progetto Ri-Uscire.
A due anni dall’avvio del progetto sostenuto da una grande alleanza di partenariato pubblico-privato che coinvolge la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, la Provincia e i suoi Comuni, l’Arcidiocesi di Lucca e attori del terzo settore, il progetto ha risposto a molte richieste di aiuto di persone che hanno subìto un processo di impoverimento a causa della pandemia.
I Centri di ascolto parrocchiali, dei soggetti del terzo settore e dell’associazione Fondovivere, presenti in tutto il territorio provinciale, in questi due anni, hanno accolto soggetti vulnerabili, vittime di processi di impoverimento a causa del Covid-19 proponendo un sistema integrato di azioni economiche finanziarie e di accompagnamento sostenuto da un “Fondo solidale per la ripartenza”.
Come sottolinea don Simone Giuli “Il protrarsi della pandemia, purtroppo amplifica la crisi economica e la condizione di vulnerabilità di molte persone. Ancora oggi il “Fondo solidale per la ripartenza” rappresenta uno strumento in grado di supportare il superamento dei processi di impoverimento dovuti all’emergenza economico-finanziaria, evitando la loro evoluzione in condizioni di povertà stabile, favorire la creazione di microcircuiti di economia di prossimità e di solidarietà di bassa soglia nelle comunità, accompagnare percorsi di ri-attivazione lavorativa”.
Al fine di rendere il “Fondo solidale per la ripartenza” ancora più presente nei contesti territoriali e intercettare più persone Cgil Cisl e Uil, a partire dal mese di febbraio, metteranno a disposizione le loro sedi per accogliere le richieste di aiuto dei cittadini e inviarle ai Centri di ascolto per la formalizzazione delle richieste.
Raffaele Berardi, precisa che “da agosto 2020 a dicembre 2021 sono state accolte in totale 547 domande, di cui 214 prestiti di emergenza e 333 aiuti di solidarietà. Sono stati erogati 777.471 Euro di cui 440.081 prestiti di emergenza e 337.390 aiuti di solidarietà” secondo Berardi infatti “Ri-Uscire è uno strumento innovativo perché costruisce percorsi di ripartenza che si basano sulla prossimità alle persone ed è promosso da un’ampia rete pubblico-privato che, oltre a garantire le risorse economiche, realizza percorsi di accompagnamento centrati sui bisogni dei singoli”.
Il 20 giugno 2020 nel Salone dell’Arcivescovato di Lucca, fu sottoscritto il protocollo di intesa tra Provincia di Lucca, tutti i Comuni del territorio, l’Arcidiocesi di Lucca, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e un’ampia rete di Centri di ascolto parrocchiali e soggetti del Terzo settore per la costituzione del “Fondo solidale per la ripartenza” che sostiene percorsi di accompagnamento per persone vulnerabili, vittime di processi di impoverimento, in seguito alla pandemia da Covid-19 tramite il progetto “Ri-Uscire”.
“Ri-Uscire” prevede interventi di natura economico-finanziaria con i seguenti strumenti: “Prestito di solidarietà” che garantisce prestiti fino a 2.500 euro; “Aiuto di solidarietà”, con cui si erogano prestiti fino a 1.000 euro rimborsabili anche tramite lavori di pubblica utilità. Insieme a questi aiuti di natura economico-finanziaria nel progetto rientrano anche percorsi di re-inserimento sociale e avvicinamento alla formazione professionale e al mondo del lavoro.
Il “Fondo solidale per la ripartenza” ha una dotazione iniziale di ben oltre 1 milione e mezzo di Euro. Con l’incontro del 26 gennaio 2022 – oltre ai soggetti del terzo settore già coinvolti dall’estate 2020 insieme ai Centri di ascolto parrocchiali – grazie alla disponibilità di Cgil, Cisl e Uil si amplia la capillarità di un’attenzione alle persone vulnerabili sul territorio.