Cultura & Società

CESENA-SARSINA, IL «CAMMINO DI S. VICINIO», 300 KM A PIEDI TRA ARTE E FEDE

14 tappe, 2 deviazioni e 6 collegamenti, per un totale di 320 chilometri da percorrere a piedi, lungo la via degli antichi pellegrini: tempo stimato di percorrenza media, in totale, due settimane. È il “Cammino di S. Vicinio”, presentato oggi a Roma, nella Biblioteca Casanatense, nell’ambito delle manifestazioni del Millenario della Basilica Cattedrale di Sarsina, in provincia di Forlì-Cesena (diocesi di Cesena-Sarsina), che si chiuderanno il 31 maggio prossimo. La riapertura del Cammino di S. Vicinio – che prende il nome dal santo taumaturgo patrono della città romagnola – si snoda lungo l’Appennino Tosco-Romagnolo: il luogo di partenza e di ritorno è Sarsina, che si trova su una delle strade che dal Nord Italia e dal Nord Europa portavano a Roma: l’antica “Via Romea”, o – in questo tratto – Via Francigena dell’Est. “L’iniziativa – ha spiegato mons. Gabriele Foschi, presidente del Comitato nazionale per il Millenario della Basilica Cattedrale di Sarsina (1008-2008) – nasce dal desiderio di riagganciarci al percorso degli antichi pellegrini, principali fruitori della cattedrale, per la visita a S. Vicinio”. La prospettiva scelta è quella dello stretto legame tra diocesi e territorio, con le 26 proloco interessate dal percorso che “fin dall’inizio sono state coinvolte nel progetto, a volte ricostruendo un percorso di cui si era perduta la memoria”.L’auspicio di mons. Foschi è che questa iniziativa diventi “un ponte gettato sul futuro” e sia “l’occasione per altri interventi di valorizzazione del territorio”. Dello stesso avviso Oscar Graziani, presidente della Comunità Montana dell’Appennino Cesenate, che ha reso noto come nel progetto oltre alle proloco locali siano stati coinvolti 30 comuni, tre regioni e tre province, tramite “un filo che unisce idealmente territori diversi, in luoghi della fede e non”. “Un’operazione del genere – ha detto Graziani – avrà un senso se la faremo vivere in futuro, portando le persone sul luogo e facendo loro conoscere una realtà spesso trascurata e che invece fa parte della nostra memoria collettiva”. Per far conoscere più da vicino il “cammino di San Vicinio è stata anche presentata un’apposita guida, fresca di stampa, che oltre ad illustrare nel dettaglio – non solo storico, geografico, culturale, artistico, religioso, ma anche turistico, alberghiero e gastronomico – ogni singola tappa, contiene utili consigli su “come prepararsi” al pellegrinaggio. “Il Cammino di San Vicinio – vi si legge – è un percorso in cui l’arte e la fede si incontrano spesso nei luoghi di culto, come nelle chiese parrocchiali, nei santuari, negli eremi, presso le case rurali o a corredo di gentilesche case padronali di campagna”. Tra i luoghi del Cammino, Camaldoli e il santuario de La Verna.Sir