Lucca

Cerasomma: biblioteca intitolata a due piccoli ebrei vittime del nazifascismo

Lucca ha voluto così riportare alla luce i tragici avvenimenti della Shoa, che nella frazione di Cerasomma portarono all’arresto, e alla successiva deportazione, di molti ebreii. Fra questi due bambini, che ancora non  avevano compiuto un anno di età e che insieme ai loro familiari erano sfollati qui da Napoli, cercando rifugio da alcuni parenti. I piccoli Luciana Pacifici (nata il 28 maggio 1943) e Paolo Procaccia (nato il 3 gennaio 1943), arrestati e condotti a Bagni di Lucca, partirono da Milano alla volta di Auschwitz, e da lì non fecero più ritorno.

 

Questa tragica storia, finora non nota in territorio lucchese, è stata riportata alla luce grazie alla ricerca condotta a Napoli dal giornalista e storico Nico Pirozzi, che è sfociata nella intitolazione alla piccola Luciana di una strada cittadina partenopea in precedenza portava il nome di Gaetano Azzariti, presidente della Corte costituzionale repubblicana, ma anche presidente del Tribunale della razza, nel periodo del regime fascista.

 

Anche Lucca dunque ha colmato oggi questo vuoto di memoria, attraverso il ricordo operato nell’ambito delle iniziative dedicate a livello provinciale alla Giornata della Memoria.

 

Dopo il racconto di quei tragici avvenimenti dell’inverno 1943, è stata scoperta la targa che intitola la biblioteca paesana ai bambini Luciana e Paolo “vittime del nazifascismo”. Insieme ai cittadini e alle autorità locali, è stata la cugina della piccola Luciana Pacifici a scoprire la scritta che d’ora in poi ricorderà a Cerasomma quest’altro pezzo di tragedia. Presente anche il parroco don Piero Raffaelli.