Saranno circa 7mila, tra atleti, dirigenti, tecnici e arbitri, gli sportivi del Centro sportivo italiano (Csi) che sabato 26 giugno si daranno appuntamento in Vaticano (Aula Paolo VI), per festeggiare con il Papa, il sessantesimo anniversario di fondazione dell’associazione. È la prima volta – affermano i membri del Csi – che siamo ricevuti in udienza privata dal Papa. Già in occasione del Giubileo degli sportivi, nell’autunno del 2000, una delegazione del Csi fu ricevuta da Giovanni Paolo II, ma in quell’occasione, a rendere omaggio al Pontefice, c’erano anche i rappresentanti di altre associazioni ed enti sportivi. Questa volta, invece, l’incontro con il Papa rappresenta un’occasione unica per andare al cuore della vocazione dell’associazione: educare attraverso lo sport. Al Papa, informa una nota del Csi, verranno consegnati dei doni che simboleggiano lo spirito che anima chi pratica l’attività sportiva: come una fascia da capitano, a significare il valore del sacrificio unito alla responsabilità. Un arbitro donna donerà un fischietto che simboleggia le regole che devono essere rispettate nello sport. Il presidente del Csi, Edio Costantini, consegnerà al Papa il discobolo Csi, quale massima onorificenza dell’associazione, mentre un atleta disabile farà dono di una mazza da Wheelchair Hockey, a testimonianza della capacità dello sport di valorizzare la potenzialità di tutti. All’udienza saranno presenti il card. Camillo Ruini, presidente della Cei, e numerosi campioni dello sport che hanno mosso i primi passi con il Csi, tra i quali Moreno Argentin (ciclismo), Roberto Boninsegna (calcio). Attualmente il Csi conta 864.000 praticanti, 101.000 tra allenatori, animatori, arbitri, giudici di gara e dirigenti, 42.000 squadre, 137 sedi territoriali e 21 sedi regionali. Sir
