Vita Chiesa

Centro Don Nesi: un fiore nel deserto della povertà

di Gianluca della MaggioreUn fiore nel deserto. Deve apparir così il «Centro Socio Educativo Sanitario – Don Nesi» (nella foto di Federico de Paola) costruito dall’Opera Madonnina del Grappa nel bel mezzo di una delle favelas più grandi del Brasile, nel quartiere di Jurema, comune di Caucaia, alla periferia della città portuale di Fortaleza. Niente fogne a cielo aperto, niente baracche senza finestre: «ai poveri le cose migliori», amava dire il fondatore dell’Opera don Giulio Facibeni e infatti il Centro è un francobollo dorato di strutture scolastiche, sanitarie, ricreative di alto livello qualitativo in cui la povertà rimane fuori dal recinto e i meninhos de rua e chi abita nella favela ritrovano dignità, identità, speranza.

«Quello che portiamo avanti è soprattutto un grosso lavoro educativo – ci spiega, al termine di una visita a Livorno, don Angelo Stefanini, che ha raccolto l’eredità della gestione del Centro da don Alfredo Nesi, scomparso nel 2003 – cerchiamo di far recuperare, anzi spesso di creare da zero, una dignità e un’identità a chi è costretto a vivere nella favela, tentiamo di dare un’occasione di riscatto ai poveri». I numeri parlano chiaro: oltre 7000 persone vengono seguite dai servizi medico-sanitari del Centro; circa 1500 i pasti al giorno forniti; più di 800 allievi nelle diverse attività scolastiche; circa 40 gli ammessi ai corsi professionalizzanti. «In questo momento facciamo però fatica a stare al passo dell’industrializzazione e del progresso sempre più rapidi, i poveri diventano sempre più poveri» avverte don Angelo.

La visita in Toscana della delegazione brasiliana composta, oltre che da don Stefanini, anche dal professor Jair Militao da Silva dell’Università di San Paolo, coordinatore del progetto educativo del Centro, aveva dunque un intento ben preciso: rafforzare la collaborazione con una serie di soggetti toscani – è stato, tra l’altro, avviato un contatto con una Scuola Edile di Firenze, per la formazione di istruttori edili nel Centro – ma soprattutto consolidare il rapporto con Livorno, da sempre anello privilegiato di scambio con l’Italia.

A Livorno, infatti, don Alfredo Nesi – che nel 1992 fondò il Centro di Fortaleza – dal 1962, e per vent’anni, aveva creato e gestito il Villaggio Scolastico di Corea. Una struttura che, sorta in una delle zone più povere della città, fu il luogo del riscatto umano e sociale, per i molti giovani del quartiere poveri di mezzi e di cultura che qui trovarono la possibilità di un’educazione integrale. Un’esperienza che a Livorno continua a dare frutti: nemmeno un mese dopo la morte di don Nesi, gli ex-ragazzi del Villaggio Scolastico decisero, infatti, di dar vita all’Associazione don Nesi-Corea: «Non una “operazione nostalgia” – tiene a precisare Rocco Pompeo, presidente dell’Associazione – ma un’operazione di prospettiva che ci dia modo di rivisitare le idee del Nesi in chiave attuale». Oggi il Villaggio Scolastico torna a rivivere dopo vent’anni, l’Associazione è un pentolone in ebollizione nel quale prendono corpo progetti culturali, sociali e educativi per Livorno. Naturale che nella geografia dei progetti si mantenga un ponte costante col Brasile: quest’anno l’Associazione ha varato il Progetto Jurema 2005 che prevede la realizzazione nel Centro di Fortaleza di una ludoteca, di un laboratorio per elettricisti, di ulteriori servizi sanitari e scambi di formazione e di ospitalità. «Lo spirito che sottende all’iniziativa – dice Pompeo – al di là dell’aiuto economico e organizzativo, è quello di favorire un traffico continuo di cultura e solidarietà tra Livorno e Fortaleza». Da sottolineare il fatto che i progetti dell’Associazione sono stati valutati con grande interesse anche dal Tavolo regionale per la cooperazione col Brasile.

Un grande supporto l’Associazione l’ha fornito anche per far riuscire al meglio la visita della delegazione brasiliana a Livorno: «In questi due giorni – ci conferma don Angelo Stefanini – abbiamo buttato giù alcune importanti linee di progetto con le istituzioni locali livornesi: Provincia, Comune, Diocesi, Autorità Portuale e Istituto musicale Mascagni ci hanno mostrato tutti grande disponibilità. Il lavoro si presenta lungo e faticoso, ma la posta in gioco è alta perché si tratta di donare una speranza agli emarginati del mondo».

Per informazioni: «Associazione don Nesi/Corea», via La Pira 9, Livorno. Tel. 0586.424637 www.fondazionenesi.org