Arezzo - Cortona - Sansepolcro
Centrale a biomasse: confronto con i sindaci.
Si è svolto a Cortona un incontro tra i sindaci dei Comuni di Cortona Andrea Vignini, di Castiglion Fiorentino Paolo Brandi, di Lucignano Maurizio Seri, di Sinalunga Maurizio Botarellli, ed i rappresentanti del comitato «Tutela Cortona». Al centro della riunione i temi legati alle energie rinnovabili ed in particolare le centrali a biomasse. Si è trattato di un dibattito dai toni molto distesi che ha visto confrontarsi gli amministratori locali con i rappresentanti del comitato, in particolare sulla proposta di una legge regionale di iniziativa popolare da presentare alla Regione Toscana su queste tematiche. Oggi la legislazione sia regionale che nazionale presenta molte lacune e si sente urgente la necessità di intervenire per regolamentare con certezza e serietà questi temi molto delicati e sentiti dalla popolazione. In questa direzione l’incontro si è rivelato molto positivo e lontano da ogni strumentalizzazione politica. È stata una discussione costruttiva che ha permesso di elaborare un documento che, recependo alcune puntualizzazioni da parte dei sindaci, verrà presentato nelle prossime settimane agli organi amministrativi dei comuni coinvolti. A questo proposito oltre ai comuni presenti con i propri sindaci hanno dato la propria disponibilità a partecipare a questo percorso anche Marciano della Chiana e Torrita di Siena, a dimostrazione che questi temi non possono essere racchiusi in stretti confini comunali e provinciali, ma devono vedere il coinvolgimento di aree molto più vaste, in questo caso l’intera Valdichiana, sia aretina che senese. Il testo della proposta di legge va oltre le attuali direttive regionali e tende a limitare l’eccessiva liberalizzazione attuata dai recenti decreti del Governo, in particolare il decreto del 3 marzo 2010 dell’allora ministro delle Politiche agricole Luca Zaia. Le difficoltà maggiori, infatti, nascono proprio dalla mancanza di certezze legislative che mettono gli enti locali di fronte all’impossibilità di programmare un serio sviluppo degli impianti di produzione di energie rinnovabili, lasciando spesso ai comuni e alle province il semplice ruolo di rilascio di permessi e pareri e ponendo i cittadini in una posizione subalterna rispetto alle aziende che si propongono in questo settore. Oggi questa azione congiunta tra Enti locali e Comitato si pone come obiettivo quello di colmare questo divario, garantendo i diritti della libera impresa ma anche e soprattutto fornendo loro uno strumento in grado di programmare e verificare lo sviluppo di questo settore nella totale sicurezza di tutti i cittadini.